
di Valter Marcone
Ai tuoi occhi più grandi del mondo
che io conosco,
solo oggi posso dire ciò che non siamo,
quello che non vogliamo. Che sono
albero a segnare un confine,
gora serpeggiante nel cuore
di un’aratura, fieno ondulante,
acqua e terra e vita
anche se per un istante.
Ciò che non siamo io non so dirti
solo i tuoi occhi grandi
come la vita a poco a poco, giorno
dopo giorno vengono incontro
con il grande mondo dentro
che io non conosco
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