L’Aquila: gita ai Fori Imperiali della città

3 settembre 2012 | 18:15
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L’Aquila: gita ai Fori Imperiali della città

di Tiziana Pasetti

Saranno anche bellissimi, i resti della Città Eterna, però che noia.

Li conosciamo da una vita, sono ovunque, inflazionati sui libri di storia, nelle scene dei film e nei ricordi di tutti noi.

E’ ora di cambiare.

Innamorati di tutto il mondo? Turisti?

Basta con quella roba vecchia, c’è una città che ne ha una serie tutta nuova, di Fori.

Si chiama L’Aquila. Non sono stati un paio di migliaia di anni a crearli però hanno un loro perché, fidatevi. Il fascino di quel marmo e di quel travertino illuminati dalla luna? Non lo metto in dubbio. Però qui all’Aquila hanno anche riacceso i lampioni! E nella città deserta si possono fare passeggiate notturne, stretti tra le braccia di qualcuno, respirando la magia di macerie che domani magari saranno rovine da cartolina.

Se sarete fortunati vicino ai non ancora troppo antichi resti potrete trovare qualche guida molto esperta. Mi spiego meglio. E’ poco probabile che nei dintorni del Foro di Traiano possiate incontrare Vespasiano o chi per lui, testimoni diretti dello spirito di un tempo e di un luogo.

Qui all’Aquila Old Town, invece, qualcuno di noi c’è sempre.
Volete mettere?

Il racconto è ancora fresco fresco e il Ministero dei Beni Culturali non ha stabilito il prezzo del biglietto per accedere.

Museo di orrori e arte varia accessibile a tutti. Forzate la Zona Rossa, sono barriere di ferro leggero. Entrate. Forzate le porte accostate. Nudi siamo già scappati. Senza denti, senza occhiali, senza trucco. Brutti. E feriti. E morti.

Venite all’Aquila Ghost County, vi raccontiamo noi gli usi e i costumi di una civiltà antica e perduta. I fasti delle nostre case.

Guardate giù, non sono pozzi, non sono voragini, sono fosse comuni; ognuna contiene tutte le altre, ognuna è sola e vuota e sospesa.

Venite a commuovervi, turisti e innamorati.

Venite ad ascoltare il racconto di chi ai Fori viveva.

Vi offriamo un’esperienza in 6-D nella storia prossima ventura.

Correte.

Poi bastano 100 km. Un’ora scarsa. Traffico permettendo.

E c’è Roma.

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tpasetti@gmail.com