Concorsone: ‘Prove sulla ricostruzione’

4 settembre 2012 | 11:49
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Concorsone: ‘Prove sulla ricostruzione’

Rompe il silenzio e dopo giorni di «polemiche e prese di posizione poco utili alla causa dei molti ragazzi che hanno servito lo Stato ferito dal terremoto del 2009», il commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi invia una lettera al ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca volta a tutelare «l’esperienza e le professionalità di tutto il personale impiegato nelle strutture del commissario per l’emergenza prima, e di quello della ricostruzione poi, includendo, tra essi, anche coloro che sono stati e ancora sono al servizio di comuni, province e altri soggetti impegnati a vario titolo nella ricostruzione».

«Sono perfettamente cosciente – scrive Chiodi – che oggi non possono essere ripetute le vie percorse in altre occasioni ove al cessare della situazione di emergenza si è provveduto a stabilizzare tutte e la stragrande maggioranza selle professionalità impiegate. D’altro canto – prosegue – la ricostruzione avrà bisogno di professionalità elevate, in grado di cogliere e vincere la sfida complessa e duratura della ricostruzione».

Il commissario decide di intervenire a valle delle polemiche e lo fa confidando sull’attenzione del Governo nel riconoscere «l’impegno di mesi intensi e difficili della vita professionale di molti lavoratori a servizio di una causa importante per il loro Paese e per la loro terra».

Per questo, prosegue Chiodi, «si potrà valutare l’opportunità che le prove potranno anche non avere contenuti generali, bensì riguardare in modo robusto, anche se non esclusivo, materie e argomenti propri della ricostruzione. Tutto ciò può essere fatto – prosegue – salvaguardando il diritto di tutti coloro che aspirano a lavorare per la ricostruzione, compresi coloro che oggi non lo fanno, ad esclusivo futuro vantaggio della qualità della stessa. In tal modo, credo, si potrebbe consentire ai tanti lavoratori oggi in giusta tensione, di essere più sereni nell’affrontare il concorso. Sono certo, che la loro volontà non sia quella di imporre corsie preferenziali, ma solo di vedere giustamente riconosciuto l’impegno di mesi intensi e difficili della loro vita professionale».

«Quanto suggerito – conclude il commissario – lascerà il giusto spazio a chi, seriamente, vuole impegnarsi per lavorare nelle strutture deputate alla ricostruzione, potendone in primis beneficiare la cittadinanza della città dell’Aquila e degli altri centri dell’Abruzzo da ricostruire».

MORGANTE A ROMA – Intanto il capo della segreteria del commissario delegato per la Ricostruzione, Antonio Morgante, incontrerà questa mattina, negli uffici di Largo Chigi, il capo di gabinetto del ministro Barca, Alfonso Celotto, per discutere le possibili misure da mettere in campo per accelerare il passaggio alla nuova governance ed evitare lo stallo di alcuni servizi.

L’avvocato Morgante porterà anche, brevi manu, la lettera che Chiodi ha mandato questa mattina al Ministro Barca, con la proposta di inserire nei quiz preselettivi domande che riguardino soprattutto la ricostruzione. «Faremo il possibile – ha commentato Morgante – per tutelare l’esperienza e le professionalità di quanti hanno lavorato nella ricostruzione dal 2009 ad oggi».

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