
di Valter Marcone
Per troppe date confuse
si confondono in bocca le parole.
Se mi stai ad ascoltare
– mi ascolti tu ? –
sulla mia bocca che morde l’azzurro
altre e più nuove parole torneranno
per capire quest’angolo di destino
dove ardono musiche diverse.
E se anche ho messo al passivo
passioni e parole
questa stagione che vibra nell’aria
e via scivola come un’acqua che fugge
le parole non riuscirà a confondere
angolatura dolce del fragrante giardino
brivido e presagio di un nuovo destino.
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