Censimento per scovare i Cas ‘pirata’

8 settembre 2012 | 22:00
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Censimento per scovare i Cas ‘pirata’

Il modulo per il terzo censimento post sisma è già in rete sul sito del Comune dell’Aquila. Gli uffici del comune stanno per riorganizzarsi per la carica dei 9 mila del Cas. Il rischio è che a dicembre il governo possa dire stop, anche se il sindaco Massimo Cialente ha promesso che cercherà di lottare per avere il contributo per gli aventi diritto fino alla fine del 2013. Evidentemente il numero dei beneficiari dovrà essere abbattuto. Come? Nel modulo dovranno essere indicate le priorità di preferenze per le piastre del progetto case o dei Map; dovrà inoltre essere specificato se si è proprietari di un manufatto temporaneo. In questo caso si decade dal contributo. Si decade dal contributo anche non rispondendo al questionario.

Chi invece continuerà a percepire il Cas avrà una riduzione per consentire di equiparare il contributo alle altre forme di assistenza. Si parla di un taglio fra i 100 e i 200 euro. Lo scopo primario del censimento che avrà scadenza a fine mese è quello di individuare situazioni anomale. C’è chi è domiciliato a Milano, ma percepisce il contributo. Ci sono i casi assurdi di beneficiari la cui abitazione è intestata a persone giuridiche o vivono in case non accatastate che fruiscono tranquillamente del contributo.

Ogni caso sarà analizzato – ha spiegato l’assessore Pelini. Il cas è un bisogno e non un privilegio. Man mano che gli alloggi del progetto case si libereranno si procederà alle assegnazioni delle persone in Cas. Si darà priorità alle opzioni indicate dai cittadini. «Cercheremo di venire incontro alle loro esigenze. Nel caso in cui l’alloggio dovesse essere molto lontano dal luogo di studio o di lavoro, daremo al cittadino un periodo cuscinetto di sei mesi per dare modo di organizzarsi». Sempre nel modulo saranno valutati anche i tempi della ricostruzione. Dovrà infatti essere indicato il numero del protocollo del progetto consegnato.

Nel caso di abitazioni E in periferia, se la riparazione sarà a buon punto non varrà la pena far traslocare una famiglia solo per qualche mese. Insomma tutto sarà valutato con estrema elasticità, assicura Pelini: «é emblematico che da quando si parla del censimento molti cittadini sono venuti nei nostri uffici per comunicare di voler rinunciare al cas senza volere peraltro neanche un alloggio in cambio». É evidente che in alcuni casi c’è stato il timore che si potesse approfondire la questione.