
Confagricoltura L’Aquila apprezza la decisione del Sindaco di Celano Piccone che ha prontamente raccolto l’invito dell’Organizzazione a tutti i
sindaci della Piana del Fucino teso a far approvare dai rispettivi Consigli
Comunali una proposta di risoluzione urgente per sollecitare il Presidente
della Giunta Regionale e quello della provincia dell’Aquila a chè si
attivino nei confronti dell’Autorità di Bacino Liri-Garigliano, per trovare
una soluzione strutturale al problema idrico del Fucino sia civile che a
scopi produttivi, al sistema della depurazione delle acque, del rischio
idrogeologico connesso agli allagamenti da piene invernali.
«Corre
l’obbligo di ringraziare l’amministrazione comunale di Avezzano con la
quale, sempre sul tema, abbiamo avuto nei giorni scorsi due incontri e
quella di Trasacco che ha organizzato per il giorno 18 settembre una
conferenza di servizio sull’argomento» informa il Presidente di
Confagricoltura Fabrizio Lobene. «Mai come ora sono necessarie iniziative
comuni di tutte le Amministrazioni per aprire una vera e propria “Vertenza
Fucino”, questa volta, però, occorre andare fino in fondo le assenze della
politica locale non saranno giustificate e Confagricoltura vigilerà
attentamente su chi vuole lavorare per il bene del territorio» conclude Lobene.
Confagricoltura informa che «sono quasi trenta anni che si
discute su questi temi. Di studi ne sono stati fatti troppi ora occorre
agire. La proposta tecnico operativa del Marzo 2010 redatta dell’Autorità di
bacino Liri Garigliano è stata approvata dalla Giunta Regionale il 23 Agosto
del 2010 ed il cronopragramma contenuto nella stessa indicava in due anni la
progettazione esecutiva e altri due anni e mezzo la realizzazione degli
interventi per una spesa complessiva di 160 milioni di euro. Poi la delibera
della Giunta Regionale del Febbraio 2012 ha cambiato di nuovo le carte in
tavola rimandando la soluzione dei problemi a nuovi studi e nuove verifiche
insomma un vero e proprio gioco dell’oca».
Confagricoltura ricorda:
• che, come vogliono tutte le conferenze mondiali, è imprescindibile
mettere in campo tutte le azioni per consentire il risparmio dell’acqua bene
prezioso e sempre più raro;
• che il cambiamento climatico si sta ripercuotendo anche nel
comprensorio marsicano con riduzione della piovosità nell’arco dell’anno, ma
con fenomeni intensi e disastrosi;
• che l’agricoltura del Fucino occupa circa 2.000 aziende agricole,
delle quali 650 assumono 6.000 lavoratori occupati stabilmente nel settore
agricoli e rappresenta il 25% del PIL agricolo regionale contribuendo, con
l’indotto a sostenere l’economia dell’intero comprensorio occupando
complessivamente tra diretto ed indiretto non meno di 10.000 persone;
• che le esigenze legate alla qualità dei prodotti e dell’ambiente,
alla sicurezza alimentare, alla competitività delle imprese agricole sui
mercati italiani ed esteri presuppongono sistemi di irrigazione fissi, di
facile gestione e controllo che abbattano i costi di produzione e le
emissioni di CO2.
• che è indispensabile la necessità per i Comuni del Comprensorio
fucense realizzare un piano integrato di depurazione delle acque da
recuperare ai fini produttivi ed irrigui e di salvaguardare gli equilibri
idrogeologici del comprensorio anche per evitare il ripetersi sistematico di
alluvioni e allagamenti
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