
Stop agli olii alimentari nel lavello. I cittadini che hanno già cominciato la raccolta differenziata “porta a porta” dovranno aggiungere un piccolo bidoncino alla loro fila di secchi[i] multicolor[/i], quello degli Olii usati. Sono 5 mila quelli acquistati dall’Asm. Sarà la frazione di Paganica a cominciare.
Il presidente Asm Luigi Fabiani ha annunciato che L’Aquila con il suo 67% di raccolta differenziata è entrata a far parte dei comuni virtuosi. «Ciò significa – ha aggiunto il vice sindaco, Roberto Riga – che l’anno prossimo potrà essere ridotta la Tarsu». L’olio raccolto potrà essere versato anche direttamente nelle 35 campane che saranno posizionate nei punti strategici del territorio aquilano.
«Contiamo di raccogliere già dal primo anno circa 200 quintali di olio che verrà rigenerato e reimmesso in commercio come [i]biodiesel[/i], il biocombustibile per trattori e mezzi pensanti. A occuparsi del riciclo sarà un’azienda di Bologna». La raccolta degli oli invece è effettuata per l’Asm dalla Dgm. A spiegarlo è Pietro Cerolini, il responsabile del progetto: «Speriamo che i singoli cittadini rispettino le regole scritte sul [i]vademecum[/i] che distribuiremo loro – prosegue Cerolini – altrimenti il nostro lavoro sarà vano. Si devono versare nelle campane solo olii puliti, senza sottaceti o misti ad aceto, né con scarti di cucina, e a temperatura ambiente. Si possono riciclare solo olii e grassi commestibili, olio vegetale esausto, olio di frittura, olio di palma, olio di semi vario e olio di girasole. Quindi niente olii minerali, olio di motore, lubrificanti e combustibili».
A.Cal.