
Slitta alla prossima settimana la decisione del giudice per le indagini preliminari del tribunale dell’Aquila Giuseppe Romano Gargarella sulla revoca degli arresti domiciliari per l’imprenditore aquilano Carlo Ciotti, principale indagato dell’inchiesta nota come ‘Ricostruziopoli’. Lo si apprende dal legale di Ciotti, l’avvocato Ferdinando Paone. Quest’ultimo ha presentato l’istanza di rimessione in libertà del suo assistito tre giorni fa, lunedì 10, al termine delle due ore di interrogatorio di garanzia.
Mentre inizialmente si era appreso che il pm Antonietta Picardi avrebbe potuto dare parere positivo, nel corso del tempo la posizione della procura è cambiata e alla fine è risultata negativa. La decisione è molto attesa perché inciderà anche sull’attività di 29 cantieri per la ricostruzione di abitazioni classificate ‘E’, le più danneggiate e costose, che la ditta di Ciotti aveva acquisito per complessivi 6 milioni di euro. Secondo il legale, con Ciotti ancora ai domiciliari sarà difficile portare avanti i lavori. L’operazione della procura della Repubblica del capoluogo ha portato alla luce una presunta truffa da circa 500 mila euro su lavori della ricostruzione leggera post-sisma che sarebbero stati gonfiati per ottenere un profitto.
Nell’inchiesta, con Ciotti unico arrestato, sono indagati 13 tecnici e 29 tra proprietari e amministratori di condominio, in tutto 43 persone.