Fb: fenomenologia dell’estetica nuova

14 settembre 2012 | 16:45
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Fb: fenomenologia dell’estetica nuova

di Tiziana Pasetti

Partiamo da un dogma.

Le cose che in generale fanno ridere tutti mi deprimono.

Le commedie cinematografiche mi fanno piangere.

Le barzellette le capisco dopo tre giorni di attenta riflessione sull’analisi grammaticale logica e del periodo del testo.

Ho un senso dell’umorismo mio, incomprensibile al resto dell’umanità, va bene, però ce l’ho. E qualche giorno fa è stato solleticato stimolato esaltato ai massimi livelli da una frase geniale sparata da un tipo anagraficamente indefinibile.

Roma. Ero alle prese con un gelato fantastico e catartico quando l’essere alla mia destra, rivolgendosi al suo amico, proclama quanto segue:

“Certo che ‘a ragazza tua su feisbuk è proprio bbona, ma ccome fa??? Vojo di’, nun pare nemmeno lei, è n’antra proprio! Ma quanno poi ‘a vedi che je dici? Ahahhahahha!”.

In un primo momento il gelato ha lasciato la mia bocca. A spruzzo.

Ma le reazioni immediate sono sempre sbagliate. Bisogna ragionare, prima. E l’Indefinibile ha detto una genialità, assolutamente.

Facebook ha rivoluzionato non il concetto di bellezza, quello è malleabile e cambia con le epoche.

Facebook ha fatto qualcosa di più.

La ragazza tirata in ballo dai due amici di cui sopra è bella e brutta insieme.

E’ riconoscibile in un luogo e anonima in un altro.

Su face book chi è tranquillamente bello nella vita all’aria aperta può permettersi di avere un’unica foto di profilo, sempre la stessa, anche un po’ buia e con gli occhi rossi, non importa, tanto bello lo sei davvero.

Chi è terrificante per le strade del mondo può acquistare beltà infinita nell’azzurrissimo mare elettronico.

Quindi, ricapitolando, chi è brutto può essere anche bello e chi è bello mettersi in ombra a riposare. Chi è brutto può restare brutto e chi è bello esserlo ancora di più.

Certo, qualche problema può venirsi a creare.

Se la tua fidanzata splendida in carne e ossa nelle foto su face book è brutta non solo non è importante ma la cosa, se sei geloso, può essere anche un utile deterrente.

Al contrario, se ti innamori perdutamente di una posa e di un volto molto ben photoshoppato, quando poi la brava esperta di grafica ti sorride con un occhio al posto del naso e la bocca dietro le orecchie, come ti comporti?

Vabbè, inutile starsi a preoccupare.

Sicuramente le prossime applicazioni in arrivo avranno una soluzione a tutti questi piccoli inconvenienti.

Ciao ;-).

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tpasetti@gmail.com