Maltempo: costa abruzzese in ginocchio

14 settembre 2012 | 14:22
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Maltempo: costa abruzzese in ginocchio

Pescara in ginocchio dopo il violento nubifragio che si è abbattuto sulla città dalla serata di ieri. Stessa situazione, sempre lungo la costa, a Montesilvano (Pescara), Francavilla (Chieti) e in provincia di Teramo. Centinaia le persone che stamani non sono potute uscire di casa per gli allagamenti. Per gli altri, traffico in tilt con centinaia di auto incolonnate.

Come spiegato dal comando provinciale dei vigili del fuoco, gli allagamenti sono stati causati, oltre che dalle abbondanti piogge, anche dalla scarsa pulizia di fogne e tombini che non sono riusciti a reggere l’urto della notevole quantità d’acqua piovana.

Nella zona Sud di Pescara l’acqua ha raggiunto anche il mezzo metro di altezza. Situazione critica verso l’ospedale – dove in una strada a ridosso si è aperta una voragine – e ai Colli, con veri e propri torrenti di acqua e fango. Strade allagate anche nella zona Nord di Pescara, lungomare e vie laterali comprese. Il forte vento ha rovesciato, trascinandolo nel mezzo della sede stradale, tutto quanto si trovava lungo i marciapiedi del lungomare Nord: dai cassonetti dei rifiuti alle transenne in ferro.

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Non migliore la situazione lungo la costa teramana. Da questa mattina alle 9.15 è interrotta la statale 16 Adriatica tra Pineto sud e Silvi. Polstrada e Anas obbligano il traffico locale alla deviazione sulla parallela autostrada A14.

Il quadro degli allagamenti è quello consueto quando arrivano i temporali: tutti i sottopassi da Silvi fino a Martinsicuro, fatta qualche rara eccezione a Tortoreto dove ci sono strutture nuove dove funzionano le pompe, hanno la strada sommersa dall’acqua.

Sotto attento monitoraggio la situazione delle frane: soprattutto nella zona di Atri e anche nei pressi di Basciano gli smottamenti stanno creando qualche difficoltà alla transitabilità. Provvisoriamente chiuso, per il fango, un tratto di tre chilometri della strada statale 81, tra Cellino Attanasio e Montefino (Teramo).

PESCARA

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OSPEDALE ALLAGATO – Le abbondanti piogge che continuano a cadere incessanti hanno costretto alla chiusura del reparto di Radiologia e Medicina nucleare dell’ospedale di Pescara, dove a causa delle infiltrazioni sono crollate alcune controsoffittature.

I macchinari per risonanze magnetiche e tac hanno subito danni. I pazienti del reparto, che è al piano terra dell’edificio, sono stati trasferiti in altre strutture, con le ambulanze che fanno la spola tra Pescara e gli altri ospedali. E’ stata subito richiesta, infatti, la collaborazione dei nosocomi vicini, Chieti e Popoli (Pescara). Sul posto stanno lavorando i Vigili del Fuoco e la Polizia, mentre si attende l’intervento dei tecnici per quantificare i danni ai macchinari.

«Mai vista una cosa del genere, mi dicono gli ‘anziani’ dell’ospedale» ha commentato il manager della Asl di Pescara Claudio D’Amario, sottolineando, tuttavia che «ora stiamo tornando alla normalità: la risonanza magnetica è ripartita e non ci sono altri danni ai macchinari. L’ospedale è ai piedi del quartiere Colli ed è arrivato di tutto».

Vigili del fuoco e squadre dell’ospedale quindi stanno rimettendo a posto la situazione, ma per il manager questo è un grave campanello d’allarme: «E’ evidente che qualcosa non ha funzionato fuori dall’ospedale – dice D’Amario – specie nei sistemi di scarico, presumo per problemi di manutenzione. Ma vorrei rassicurare la cittadinanza che stiamo tornando alla normalità».

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2 METRI D’ACQUA IN AZIENDA, DIPENDENTI BLOCCATI – Numerose abitazioni private e aziende sono rimaste allagate. La situazione più critica si registra a Cappelle sul Tavo (Pescara): in una fabbrica l’acqua avrebbe raggiunto, in alcuni punti, i due metri di altezza, impedendo ai dipendenti di uscire. Sul posto stanno lavorando i Vigili del fuoco del distaccamento di Montesilvano (Pescara), impegnati, con il supporto delle forze dell’ordine, nelle operazioni di prosciugamento, al fine di consentire alle persone bloccate nella struttura, che comunque non sono in pericolo di vita, di abbandonare l’edificio. Sempre nel Pescarese, disagi si registrano anche a Collecorvino, dove in alcune abitazioni l’acqua avrebbe raggiunto il metro di altezza. Numerosi, in tutta la provincia, inoltre, gli interventi dei Vigili del fuoco per soccorrere persone rimaste bloccate nelle automobili a causa dell’acqua alta.

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FIUME PESCARA A RISCHIO ESONDAZIONE, CHIUSE GOLENE – Il livello del fiume Pescara si è innalzato notevolmente e il rischio di esondazione del corso d’acqua è concreto. Proprio per questo il Comune e la polizia municipale hanno interdetto al traffico le golene Nord e Sud e stanno provvedendo a far rimuovere i veicoli presenti nell’area. La richiesta di far sgomberare la zona è arrivata al Comune dalla Prefettura, che sta coordinando le attività relative all’emergenza. Dal Municipio fanno sapere che in alcuni punti l’acqua ha già raggiunto la banchina.

ARRIVANO RINFORZI DA ROMA – Sono arrivati rinforzi da Roma, per i vigili del fuoco di Pescara, impegnati da questa mattina con gli interventi anti allagamenti a seguito della pioggia. Dopo aver soccorso le persone in difficoltà ed eliminato le situazioni di pericolo causate da smottamenti di terreno, alberi abbattuti o pericolanti, cedimenti di muri di contenimento, le squadre sono al momento impegnate nelle operazioni di aspirazione e svuotamento dei locali allagati per consentire il recupero di materiale e ripristino della fruibilità degli stessi.

La polizia municipale, intanto, ha chiuso al traffico le golene lungo il fiume, considerato che già oggi pomeriggio il corso d’acqua ha raggiunto e superato il livello stradale, ma l’allarme é subito rientrato.

In base ai dati in possesso del Comune sono caduti, nella zona dei Colli, 174,1 millimetri d’acqua (un po’ meno a San Silvestro) e stando alle previsioni l’allerta meteo proseguirà per le prossime 24 – 36 ore.

Sono al lavoro gli addetti di Attiva e anche quelli dell’Aca che puntano a far rientrare le emergenze prima che ricominci a piovere. Per tamponare altri allagamenti saranno anche consegnati dei sacchetti di sabbia.

Oggi il vicesindaco Berardino Fiorilli ha incontrato alcuni commercianti esasperati dagli allagamenti nella zona Sud in caso di maltempo e ha annunciato la costruzione, imminente, di nuovi collettori, 4 nuove condotte grandi, funzionali, capaci di accogliere grandi quantita’ di acqua piovana.

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TERAMO

TURISTA RISCHIA DI ANNEGARE IN ASCENSORE – Un turista veronese, in vacanza ad Alba Adriatica, sulla costa teramana, è rimasto chiuso nell’ascensore di un condominio per un blackout elettrico e la cabina è scesa fino al seminterrato, dove il pozzetto era allagato. Vigili del fuoco e carabinieri sono riusciti a tirarlo fuori: nel frattempo l’acqua aveva invaso il vano, ricoprendo il turista fino al petto.

A Bellante, pioggia e vento hanno fatto crollare il tetto di un’abitazione al cui interno vivevano un’anziana donna ed i suoi due figli. Nessuno è rimasto ferito. Il Comune è intervenuto per sistemarli in emergenza in un vicino bed and breakfast.

Traffico interrotto sulla Teramo-mare, in prossimità del casello dell’autostrada A14 a Mosciano: il sottopasso dove il 2 marzo del 2011, in occasione di un altro allagamento, perse la vita un noto imprenditore del posto, è stato chiuso al transito perché completamente allagato. L’acqua ha raggiunto quasi il ponte soprastante e la Polstrada sta istituendo l’uscita obbligatoria a Bellante per chi procede nella direzione da Teramo verso la costa.

La zona circostante è a rischio esondazione del fiume Tordino, la cui portata aumenta pericolosamente di ora in ora: sul ponte di Cologna Spiaggia, al confine con Giulianova, la Protezione civile sta tenendo sotto controllo la situazione: il livello dell’acqua è salito quasi al livello di guardia.

STRARIPA TORRENTE, SS.16 CHIUSA A SILVIStraripato il torrente Cerrano, a Silvi, in provincia di Teramo. La strada statale 16 é bloccata per l’allagamento delle strade circostanti. Il torrente ha superato gli argini a causa delle abbondanti piogge. Allertate protezione civile, croce rossa e vigili urbani. La pioggia non accenna a diminuire, diversi i punti allagati sul territorio del comune costiero teramano tra cui la pineta, dove sfocia il torrente Cerrano, e la zona Nord. A rischio esondazione anche il torrente Concio. Sulle spiagge si sono depositati detriti, tra rami e altri ingombranti che sono finiti a mare spinti dal forte vento.

PONTE A RISCHIO CROLLO – Il maltempo ha concesso una tregua, ma il teramano è in ginocchio. Strade interrotte, frane e smottamenti stanno creando disagi ovunque. I fiumi sono in piena erodendo la campagna circostante, intere aree coltivate si sono trasformate in piscine.

A Nereto, un tubo lungo del diametro di oltre due metri è stato trasportato dalla piena del torrente Vibrata fino al ponte che divide Nereto e Sant’Omero. L’ostruzione della campata del ponte per il materiale pesante trasportato dall’acqua, che costituisce grave pericolo per la staticità del ponte stesso, ha spinto il sindaco a chiudere la strada. Parzialmente chiusa anche la strada provinciale 8/A e ancora via della Fonte strada provinciale, via Rote e non solo. Chiusi per precauzione fino a domani i due ponti sul Vomano a Fontanelle e a Castelnuovo lungo la 553 mentre sono state riaperte molte provinciali dove, comunque, occorre transitare con attenzione a causa dei depositi di fango sulle carreggiate. Rimangono chiuse la 1/F tratto Torano Tronto invasa da chilometri di fango e terra e la provinciale 10 all’altezza di Villa Maggi a Mosciano.

«Continuano a rimanere sotto osservazioni i corsi fluviali ma, al momento, la situazione critica sembra essere solo quella che si registra sul Vomano le cui acque sono ingrossate anche a causa dei rilasci dell’Enel che deve abbassare il livello della diga di Piaganini» ha spiegato l’assessore provinciale alla viabilità Elicio Romandini che da questa mattina è in giro sul territorio con le squadre dei tecnici e degli operai. «Naturalmente – ha aggiunto – non mancano i disagi sia a Pineto che in molte altre cittadine, soprattutto della costa, dove si registrano numerosi episodi di allagamento. Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare per togliere il fango dalle strade, ma continuo a raccomandare molta prudenza perche’ non riusciamo a garantire un’adeguata apposizione della segnaletica di sicurezza. Il Calvano ha tenuto anche se la zona di Borgo Santa Maria è una di quelle che ha avuto più problemi. L’ordinanza riguardante i due ponti sul Vomano prevede che rimangano chiusi fino a domani pomeriggio, ma continueremo a monitorare il fiume tutta la notte e se sarà possibile ne riapriremo almeno uno per garantire il collegamento fra le due sponde».

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