
L’Abruzzo è al tredicesimo posto in Italia nella classifica delle regioni per numero di persone scomparse, che in tutto il Paese sono 24.912. In Abruzzo sono 395, come hanno annunciato oggi i rappresentanti dell’associazione Penelope che si sta costituendo anche su questo territorio e sta organizzando un convegno per il 13 ottobre durante il quale si parlerà della scomparsa di Silvana Pica, pescarese, di cui non si hanno più notizie da gennaio.
In Abruzzo ci sono anche 6 cadaveri non identificati, negli istituti di medicina legale.
Delle 395 persone da trovare, ha spiegato in conferenza la presidente nazionale di Penelope, Elisa Pozza Tasca, 128 sono scomparse da Pescara e non sono state mai trovate, 51 da Chieti, 78 da Teramo e 138 dall’Aquila.
Per quanto riguarda i 6 cadaveri non identificati si tratta – ha detto sempre Pozza Tasca – di «corpi in attesa di riconoscimento e di ricongiunzione con le famiglie». I dati del fenomeno che non si arresta, riguardano gli ultimi trent’anni e vengono aggiornati ogni sei mesi.
La rappresentante dell’associazione Penelope ha fatto riferimento, per quanto riguarda l’Abruzzo, al caso di Silvana Pica, la traduttrice simultanea che fino al giorno della sua scomparsa, il 17 gennaio scorso, ha lavorato per la Provincia di Pescara. Da allora non si è saputo più niente di lei e «la voglio ricordare – ha detto Elisa Pozza Tasca – vicino a Roberta Ragusa. Queste due donne sono scomparse a un giorno di distanza, e di nessuna delle due sappiamo dove è il corpo».
«Il 13 ottobre – ha commentato Pozza Tasca – metteremo le nostre radici in Abruzzo, dove c’è già una referente della costituenda associazione, Rossella Zaffiri. Invitiamo le famiglie degli scomparsi a contattarci – sapendo che – la scomparsa crea dramma nelle famiglie un dramma, rappresenta un lutto non elaborato».
La presidente di Penelope ha anche messo in evidenza che «il Paese non ha risolto il problema delle persone scomparse, che risultano ancora vive».