
Non tornano i conti sugli studenti nel Comune dell’Aquila. Il nuovo direttore scolastico regionale, Ernesto Pellecchia, smentisce i dirigenti scolastici che in un primo momento avevano stilato un bilancio negativo per il ritorno sui banchi di scuola. Il saldo della popolazione studentesca aquilana è addirittura positivo rispetto all’anno passato. Si parla di 134 alunni in più per il Comune dell’Aquila, mentre di circa 200 in meno a livello regionale.
Ma per i dati definitivi si dovrà attendere una nuova verifica scuola per scuola come ha annunciato la dirigente dell’ufficio Terzo Rita Vitucci.
In relazione alla situazione aquilana Pellecchia ha osservato che «la scuola sta facendo molto, ma non può innescare un percorso di rinascita senza la collaborazione di tutti gli enti e le istituzioni».
Il nuovo direttore ha sottolineato di aver autorizzato 337 posti in più per il sostegno a fronte dei 2.065 già al lavoro. «Un ulteriore contingente sarà autorizzato nei prossimi giorni e sarà quantificato in base alle esigenze di quattro uffici scolastici provinciale». Un ruolo delicato in una situazione caratterizzata dai tagli a livello nazionale, oltre ai problemi legati al sisma che investono il settore scolastico dei comuni del cratere.
«Il nostro obiettivo era fare del nostro meglio con ciò che avevamo – ha spiegato il direttore – abbiamo dovuto fare i conti con un ritardo nelle procedure che ci ha costretti a lavorare in modo incessante e a sistemare le nomine nell’arco di 10 giorni». «Del resto solo dopo ferragosto è stato reso noto dal ministero il contingente per le immissioni in ruolo che sono state 480 da fare ancora 28 nomine giuridiche – ha aggiunto la dirigente, Rita Vitucci –. Poi c’è stato un grande affanno per le supplenze con la nomina di 1.110 docenti». Per gli Ata la situazione si normalizzerà nei prossimi giorni.
L’ufficio scolastico è pronto ad attuare per l’anno in corso anche progetti per il potenziamento dell’offerta formativa, pende però la spada di Damocle del dimensionamento. Sulla chiusura dei piccoli plessi di montagna la Vitucci ha spiegato che mantenere scuole in piedi con una sola pluriclasse di 18 alunni sarebbe piuttosto dannoso da un punto di vista didattico. Un nodo impossibile da sciogliere ora, è quello dei super presidi che si trovano a dover gestire perfino 7 plessi scolastici in seguito alle odiose reggenze.