
Meglio tardi che mai. Anche se a tre anni dal sisma arriva al traguardo una programmazione novennale sulla ricostruzione dei monumenti del cratere, distrutti dal sisma.
Sembra uno sciogli lingua, ma si tratta di 500 monumenti (di cui 127 aquilani) per oltre 500 milioni di euro di finanziamenti pubblici. Si attingerà chiaramente dai fondi per la ricostruzione pubblica, del resto come sottolineato dal ministro Barca: «Ci sono 2 miliardi e mezzo ancora da spendere. Un grosso ammontare di risorse che ci dà la tranquillità e potrà essere usato anche per espropri e Cas. Non ci sono problemi sulle risorse».
Il ministro Lorenzo Ornaghi in visita all’Aquila insieme al ministro Barca ha deciso di metterci la faccia, dando garanzia sul crono programma e sulle priorità stilate dal direttore generale Beni Culturali, Fabrizio Magani. Priorità che sarebbero state concertate con il comune dell’Aquila.
Il condizionale in questo caso è d’obbligo perché il silenzio dell’assessore Pietro di Stefano e del Sindaco Cialente su questo punto lascia qualche dubbio.
Il direttore ha sottolineato l’apertura di 45 cantieri in 6 mesi di gestione ordinaria ereditata dal commissario Marchetti. Sui fondi impegnati pari a 45 milioni di euro la maggior parte sembra essere rappresentata da donazioni.
Per le adozioni di monumenti sono stati donati da stati stranieri e soggetti a vario titolo, quasi 38 milioni di euro. Il finanziamento sarebbe certo per questo primo triennio con lo stanziamento di oltre 206 milioni di euro, la programmazione va confermata comunque per ciascun periodo. Nel secondo triennio l’impegno è di circa 160 milioni di euro e poco meno nel triennio 2019-2021.
Il ministro Barca ha sottolineato che i soldi non mancheranno invitando anche i comuni a presentare un proprio crono-programma. Un impegno preso dal sindaco Massimo Cialente il quale ha colto l’occasione per chiedere che venga trasferita al più presto al Comune la contabilità speciale per sbloccare alcuni interventi pubblici, vedi palazzo Margherita, che non possono partire se le somme non sono materialmente accreditate. «Anziché spendere ulteriori soldi per la revisione dei puntellamenti – ha sottolineato Cialente – bisogna partire subito con gli interventi. Nel primo triennio fra gli interventi inclusi ci sono il Forte spagnolo, la cattedrale, le chiese di Santa Maria Paganica, San Pietro, San Silvestro e il teatro Sant’Agostino. Non sono inclusi gli interventi già in corso.
La conferenza è stata preceduta da una [i]tour[/i] a tappe del centro storico dei due ministri: la visita al San Filippo, al palazzetto dei Nobili a palazzo Ardinghelli al Teatro comunale, infine al Forte spagnolo. «È ben augurante per il futuro che la conferenza avvenga in questo luogo, tra i più amati dagli aquilani – ha fatto notare il ministro Ornaghi -. Il terremoto è un trauma quasi non più superabile, resta nella memoria e si incide nel codice genetico di una comunità. Il lavoro di ricostruzione è sempre lungo, difficile, paziente, ma oggi siamo qui per dare un fondato segnale di speranza». «Sto lavorando per portare all’Aquila in visita istituzionale la commissione Cultura – ha annunciato il deputato Giovanni Lolli –. Intendiamo creare una legge speciale per la ricostruzione del centro storico».
Una occasione ghiotta la visita dei due ministri per i “ragazzi del terremoto” che hanno consegnato una lettera al ministro Fabrizio Barca con il quale hanno avuto modo di avere un altro vivace scambio dialettico sul concorsone.
La visita è stata anche l’occasione per fare il punto sui cantieri aperti. I primi ad essere ultimati saranno quelli del Teatro comunale, del Palazzetto dei Nobili (inaugurato a metà ottobre), il convento di San Giuliano e Porta Napoli. Si sta procedendo all’appalto per la chiesa delle Anime Sante (oltre 6 milioni di euro), per la chiesa di San Pietro (750 mila euro); per il monastero di S. Amico (1.200 mila euro). Per la prima parte delle mura antiche finanziate con un importo di 800 mila euro il termine dei lavori è previsto entro la fine dell’anno. In fase di progettazione infine il santuario Madonna della Croce a Roio, San Gregorio magno, San Pietro apostolo a Onna.
A. Cal.