
Il 29 e 30 settembre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio si potranno visitare gratuitamente i luoghi statali della cultura in Abruzzo. Inoltre la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo,in collaborazione con Enti locali e Associazioni, organizza mostre, conferenze, aperture straordinarie e visite guidate.
L’Aquila torna ad essere presente con il suo ricco, anche se ancora ferito, patrimonio culturale dopo tre anni di assenza. Grazie al web, infatti, sarà on line sul sito della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo proprio dal giorno di avvio della manifestazione, il 29 settembre p.v., il patrimonio culturale dell’Aquila e dei suoi dintorni danneggiato dal sisma dell’aprile 2009, raccontato negli scatti di Giovanni Lattanzi donati dal fotografo alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e consultabili all’indirizzo: www.abruzzo.beniculturali.it/donazionelattanzi. Una selezione delle oltre 2000 foto che compongono la donazione sarà dunque online e a disposizione di tutti per raccontare quel drammatico evento. Una documentazione rigorosa ed ampia – di cui questo sito presenta una sintesi – per testimoniare lo stato dei beni culturali e della città terremotata; per raccontare, attraverso le immagini senza ritocchi ed effetti, le prime rilevazioni dei danni, il salvataggio delle opere d’arte, la messa in sicurezza di chiese e palazzi storici, svelando la preziosità del centro storico aquilano in tutta la sua fragilità.
A Chieti sabato 29 al Museo Archeologico Nazionale Villa Frigerj con inizio alle 10,30 si svolgerà la conferenza “Archeologia in Abruzzo.Scavi e ricerche 2012” dove la Soprintendenza, in collaborazione con le Università abruzzesi, illustrerà le principali ricerche archeologiche avvenute nel 2012. Seguirà alle 17,30 l’inaugurazione della mostra “Tesori dalle necropoli dell’Abruzzo antico” che espone le sepolture arcaiche esplorate negli ultimi anni e che hanno spesso restituito corredi ricchi di armi in metallo e elementi di ornamento, di oggetti preziosi e vasellame. La mostra inoltre presenta i primi risultati della ricerca condotta in collaborazione con il CNR di Roma sui reperti in bronzo e ferro(cinturoni,dischi corazza,pugnali) nell’ambito dell’accordo Italia-Svizzera che ne prevede il restauro nell’ambito del progetto “L’arte della metallurgia nel mondo italico” finanziato dalla Confederazione Elvetica.
Domenica 30 alle 17,30 presso la sezione archeologica del Castello Piccolomini di Celano inaugurazione della mostra “Dall’acqua al sole.Recenti scoperte archeologiche nella Marsica” dove verranno esposti i corredi delle sepolture arcaiche rinvenute a Ortucchio e Celano.
Visite guidate sono previste in varie località della regione: in particolare a Campli,nell’area archeologica di Campovalano, dove sarà possibile seguire sul “campo” le fasi di restauro dei reperti,le tecniche,i materiali e più in generale l’indagine scientifica che dal rinvenimento del reperto, conduce alla esposizione museale.
A Martinsicuro apertura dell’Antiquarium Castrum Truentum, in collaborazione con la locale sede dell’Archeoclub d’Italia; a Crecchio del Museo dell’Abruzzo Bizantino e Altomedievale, in collaborazione con il Comune e la sede locale dell’Archeoclub d’Italia; della Villa romana di Avezzano, in collaborazione con la cooperativa Limes; a San Vito Chietino visita guidata all’area archeologica Murata Bassa in collaborazione con il Club Nautico Marina di Gualdo; a Vasto all’area archeologica delle Terme Romane, visita guidata in collaborazione con il FAI. Aperture straordinarie dei Musei Archeologici Nazionali di Chieti-Villa Frigerj e Civitella-fino alle 23,30 e Campli fino alle 0,30; delle aree archeologiche di Teramo,Teatro e largo S.Anna; Civita di Bagno(AQ); Iuvanum(CH) e Corfinio(AQ), dove sarà aperto anche il Museo.
Lanterna Magica – Venerdì 28 Settembre 2012 a partire dalle ore 10.00 presso la Sala Ance dell’Aquila il giovane regista Giuseppe Tandoi incontrerà gli studenti delle Scuole medie inferiori. L’iniziativa si inserisce nell’ormai consueto appuntamento a cadenza annuale sulle giornate Europee del Patrimonio. L’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica” in collaborazione con la Sovrintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etno Antropologici per l’Abruzzo – L’Aquila, propongono un momento di confronto e di riflessione sul concetto generale della salvaguardia del patrimonio artistico.
Nello specifico, il cinema si inserisce a pieno titolo come vero e proprio bene culturale da tutelare e l’occasione sarà ancora più interessante per centinaia di giovani studenti; avranno infatti la possibilità di confrontarsi con il giovane regista sui concetti generali della storia del cinema e successivamente assisteranno alla proiezione del suo primo lungometraggio Una città invisibile (Italia, 2009).
Diversi sono gli Istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa: Scuola Media “G. Mazzini”, Scuola Media “G. Carducci”, Scuola Media “T. Patini”, Scuola Media “D. Alighieri”, Scuola Media Micarelli.
[i]Archeoclub L’Aquila[/i] – Domenica 30 settembre 2012 alle ore 10,00 (appuntamento davanti al Monumento ai Caduti presso la Villa Comunale) è prevista la visita guidata lungo un tratto della mura civiche da Porta Tione a Porta Branconia (viale Duca degli Abruzzi) passando per Porta Castello. L’itinerario dettagliato con l’indicazione delle porte: Villa Comunale, viale Luigi Rendina, Porta Tione, vico di Picenze, piazzetta di Picenze, Costa Picenze, Porta Bazzano, via Fortebraccio, piazza Bariscianello, scalinata di San Bernardino, piazza San Bernardino, via Panfilo Tedeschi, Porta Leoni, via Luigi Signorini Corsi, via Zara, Porta Castello, via Castello, viale Malta, piazza Battaglione Alpini L’Aquila – Fontana Luminosa (in prossimità del sito di Porta Paganica), viale Nizza, viale Duca degli Abruzzi, Porta Branconia.
A Paganica (AQ) – Paganica contribuisce a celebrare le “Giornate Europee del Patrimonio 2012”, con un importante evento per iniziativa di un gruppo di paganichesi in sintonia con la Soprintendenza Regionale per i Beni Archeologici. Ricorrendo quest’anno il ventennale della morte di Angelo Semeraro si è voluto cogliere l’occasione per organizzare una “Giornata di Studi” per Domenica 30 settembre 2012.
Angelo Semeraro (1906-1992) ha avuto durante la sua vita, un amore smisurato, per il suo paese, Paganica, in gioventù abitava in Vico Burri, un vicolo adiacente alla più nota Via del Caldarello, per sua volontà riposa nel cimitero del paese. E’ stato un uomo poliedrico, poeta, scrittore, saggista, nonché archeologo. Fece i suoi studi superiori all’Aquila, raggiungendola a piedi sia in andata che in ritorno, come lui stesso racconta in uno dei suoi oltre 30 volumi scritti, – perché meglio non si poteva – . Sei sono i libri in dialetto paganichese, ritengo che pochi come Semeraro abbiano saputo raccontare, in così ampio spettro, pregi, difetti e virtù dei paganichesi, amando questo paese e andandone a ricercare le origini. Come poeta è stato premiato nelle migliori piazze Italiane, ottenendo anche il prestigioso “Premio della Cultura” da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, molti suoi articoli in prosa, racconti di viaggi, storia e archeologia, sono stati pubblicati su giornali e riviste nazionali, varcando anche i confini di Germania e Francia. Ma nel 1936, dopo aver per primo esplorato Grotta a Male nei pressi di Assergi, circa quattro secoli dopo la scoperta dell’architetto militare Francesco De Marchi, un’altra “musa” entrò a far parte della sua vita, che lo accompagnò fino alla morte, la paletnologia e l’archeologia. Da allora, alla fine degli anni 60, furono impiantati molti appezzamenti di vigneti, nel vasto territorio dell’ex comune di Paganica, per cui durante lo “scasso” del terreno, in tantissime circostanze emersero reperti archeologici e tombe per la sepoltura. Semeraro, conosciuto da tutti a Paganica come “u poeta”, ebbe in quegli anni un ruolo importante, anche se ritenuto illegale, in quanto come emerge dai cartellini allegati ai reperti, i nostri contadini al momento del ritrovamento li portavano da lui, a volte anche comprandoli, dove veniva scritto oltre ai dati anagrafici, il luogo e la data in cui venivano ritrovati, questo connubio con i contadini, ha fatto si che i reperti non andassero dispersi e cosa ancor più importante, così facendo ha mappato, tutti i luoghi dei ritrovamenti e nel corso degli anni aveva realizzato nella sua casa un vero e proprio museo. Prima di morire, conscio che i suoi reperti avrebbero avuto il proprio valore solo se sarebbero restati nel territorio in cui furono rinvenuti, donò i reperti della “Collezione Semeraro” e i libri della sua biblioteca ai cittadini Paganichesi. Tutto il materiale, verso la metà degli anni 90, a causa della ristrutturazione del Palazzo Ducale, fu sistemato in un stanza dell’ex Carcere Mandamentale di Paganica, dove, dopo il terremoto del 6 aprile 2009 rimase per quasi un anno sotto le macerie. Recuperato dai vigili del SAF di Genova, oggi è tornato alle mani del legittimo proprietario: il Ministero dei Beni Culturali e per esso la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Chieti. Questi reperti raccontano le nostre radici, anzi le profonde radici, e in questo momento di post terremoto, possono contribuire alla ricostruzione sociale ridando alla popolazione quel senso civico di appartenenza e sprone per ciò che nel futuro prossimo ci attende.
Sarà il 30 Settembre, dalle 9.30, una giornata propedeutica, affinché dopo tante promesse, si possa realizzare nel Palazzo Ducale di Paganica un’area museale che oltre ai reperti archeologici di Semeraro, possa accogliere anche le opere dello scultore Giovanni De Paulis, oggi rinchiuse all’interno della Sala Civica e non fruibili dai cittadini e gli oggetti della nostra “Civiltà Contadina”.