Alloggi Case vuoti: scatta la sanzione

27 settembre 2012 | 06:15
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Alloggi Case vuoti: scatta la sanzione

A tre giorni dalla scadenza del censimento, circa il 50% degli aquilani non sembra essere più interessato al Contributo di autonoma sistemazione. Fino a ieri i moduli riconsegnati erano 1.600; una cifra che moltiplicata per la media della densità di un nucleo di tre persone fa 4.800 persone. Un dato che sconvolge anche l’assessore all’assistenza alla popolazione Fabio Pelini che con il terzo censimento intende combattere la sua crociata contro i furbi a tutela degli onesti.

Una operazione verità che si sposterà nei prossimi giorni anche su alloggi del progetto Case, Map, fitti concordati e fondo immobiliare. «Il metodo – spiega l’assessore – sarà quello di verificare i consumi delle utenze. Se l’appartamento risulterà non utilizzato all’occupante sarà imposta una multa di 40 euro al giorno per tutto il periodo di assenza con revoca dell’alloggio e denuncia. Molto spesso l’appartamento del Progetto case viene utilizzato solo per il fine settimana o per le feste del sabato sera. Sono comportamenti assurdi».

La festa insomma, è davvero finita per i furbi. Ad oggi è noto che il Cas dovrebbe scadere a dicembre, ma il Comune cercherà di ottenere dal governo una copertura per tutto il 2013. Facendo qualche riscontro gli uffici comunali hanno scoperto che il Cas era percepito perfino da persone che abitavano all’estero o fuori Regione. Alti funzionari dello Stato hanno dato indietro Cas indebitamente percepiti per oltre 30 mila euro. «Fra coloro che  hanno riconsegnato il modulo – continua l’assessore – abbiamo scovato persone con casa di proprietà. A breve faremo delle linee guida sull’assistenza per disciplinare in maniera più semplice  e più coerente le casistiche sul Cas».

Il censimento è una fotografia della situazione, le decisioni saranno prese successivamente in maniera partecipata con la gente e con la maggioranza, giura Pelini,a patto che la proroga arrivi per il 2013.  Quasi scontata in tal caso una riduzione del contributo di un centinaio di euro. «Cercheremo di tutelare i redditi inferiori a 15 mila euro – ha spiegato Pelini – mantenendo per questi casi il contributo».

Nel caso delle Abitazioni E in periferia in cui vi siano tempi certi per il rientro, il Cas potrà essere mantenuto (se si tratta di un paio di mesi di attesa). A tutti gli altri sarà offerto un alloggio. Si cercherà di venire incontro alle richieste di alloggi, in ogni caso sarà concesso un periodo cuscinetto prima del trasloco. 

A.Cal.