In Consiglio il pasticcio Salvaguardia

27 settembre 2012 | 20:02
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In Consiglio il pasticcio Salvaguardia

In apertura del Consiglio molte sono state le parole di affetto nei confronti del Consigliere più giovane dell’Aula, Fabio Cortelli che dovrà fare spazio a Angelo Mancini. «Sono in attesa   della notifica della sentenza  – ha detto Fabio  Cortelli sereno –, è stata una esperienza molto formativa. Continuerò a fare politica».

Prima della discussione dei punti all’ordine del giorno è stato approvato un ordine del giorno (di Ettore Di Cesare) che impegna il sindaco ad inviare una delegazione del Consiglio comunale e della Giunta il 4 ottobre prossimo a Roma in occasione del processo ai tre aquilani imputati per resistenza a pubblico ufficiale in occasione della manifestazione a Roma del luglio 2010».

È stato poi il Consigliere Luigi D’Eramo (la Destra) a rubare la scena, prima in occasione dell’interrogazione sul Salotto urbano e poi sulla delibera relativa alla Salvaguardia degli equilibri di bilancio. D’Eramo ha tirato fuori dal cilindro la risposta del ministero degli Interni ad una interrogazione relativa ai Comuni che entro il 30 settembre non  hanno approvato il bilancio di previsione. Tali amministrazioni, dice il ministero, non potranno procedere alla salvaguardia (anche L’Aquila rientra in questa fattispecie). D’Eramo ha chiesto il ritiro della delibera invano attraverso una pregiudiziale.  La presidenza e l’assessore tuttavia hanno ritenuto di dover procedere ugualmente alla discussione per timore dell’effetto che la mancata approvazione avrebbe comportato: lo scioglimento del Consiglio. D’Eramo è andato ancora all’attacco sui debiti fuori bilancio dimostrando che  il  90% dei settori comunali  non ha certificato l’esistenza di debiti.  Una mancanza rilevata anche dal   collegio dei revisori che pur bacchettando i dirigenti, emette parere favorevole.

Giorgio De Matteis ha criticato la mancanza di incisività dell’azione amministrativa visto che otto dirigenti non hanno comunicato i debiti fuori bilancio, ha rilevato. «É incomprensibile che il collegio abbia dato parere positivo anche alla luce della inadempienza. Noi invieremo subito una richiesta scritta sulla ricognizione dei debiti fuori bilancio».

La delibera è stata  approvata con 17 sì contro  12 no.  Vivace il dibattito sullo scioglimento del consorzio Beni culturali previsto per legge e in particolare sul riassorbimento delle due unità impiegate presso il consorzio. La maggioranza ha chiesto che l’amministrazione prenda in carico tutti e due i lavoratori.

A. Cal.

Nella tarda serata, approvata la delibera relativa all’acquisizione al patrimonio civico dei moduli abitativi del Progetto case, comprese le relative opere di urbanizzazione, per un valore complessivo di 809 milioni di euro. Nel documento stabilisce che, con successivi provvedimenti, verranno disciplinate le modalità di gestione.

Il Consiglio comunale ha approvato la delibera con la quale si prorogano di ulteriori 36 mesi gli effetti della deliberazione consiliare numero 57 del 25 maggio 2009, con cui si riconosceva la possibilità, per i titolari di attività produttive, di ricollocarsi trasferendo le attività medesime in manufatti provvisori, secondo la normativa in vigore e nel rispetto delle distanze e delle norme di sicurezza igienico sanitarie e ambientali. La disposizione riguarda unicamente attività la cui sede stabile risulti tuttora danneggiata dal sisma. Il via libera dell’assemblea è arrivato all’unanimità.

Il Consiglio comunale ha preso in esame la delibera riguardante la proposta di scioglimento del Consorzio dei Beni culturali della Provincia dell’Aquila. Nel 1997 il Comune dell’Aquila aveva aderito al Consorzio, istituito con decreti del Prefetto del 1982 e del 1987. L’Amministrazione provinciale con un proprio atto deliberativo, nel marzo scorso, ha manifestato la volontà di recedere dal Consorzio e procedere al suo scioglimento ai sensi della legge finanziaria 2009. Analogamente il Consiglio stabilisce di recedere dal Consorzio e di attivare le azioni per la liquidazione dello stesso, demandando al sindaco e alla giunta il compito di porre in essere tutte le iniziative utili a salvaguardare i livelli occupazionali, d’intesa con gli altri enti partecipanti. La proposta è stata approvata all’unanimità.

Approvate all’unanimità anche le modifiche e le integrazioni ai costi monetari sostitutivi della cessione delle aree di urbanizzazione primaria e secondaria in base agli indici Istat, che prevede un aumento del 14,5 per cento.

Approvato anche il progetto definitivo del Parco di Murata Gigotti, a Coppito. L’intervento riguarda la realizzazione di un’area a verde pubblico attrezzato, delle relative opere di urbanizzazione e di un parcheggio di mille e cinquecento metri quadri, oltre alla riqualificazione e alla messa in sicurezza dei muri perimetrali. Per la riqualificazione del parco Murata Gigotti sono stati impegnati 994 mila euro, provenienti dalla cosiddetta Legge Mancia.

Via libera dell’assemblea anche alla realizzazione, da parte dell’Anas, di un nuovo collegamento della Strada Statale 260 e con la Strada Statale 80, in località Cermone. La nuova infrastruttura, prevista nel “Programma Urgente per la risoluzione delle criticità connesse con la viabilitá dell’Aquila”, è la prosecuzione dell’asse viario realizzato per collegare la Caserma della Guardia di Finanza di Coppito con l’Aeroporto dei Parchi e la Strada Statale 80. 

«Coniugare in un progetto di collegamento viario, l’innalzamento degli [i]standard [/i]di sicurezza con il decongestionamento del traffico in una zona a forte espansione abitativa, è il risultato che ogni amministrazione dovrebbe perseguire – ha dichiarato l’Assessore Pietro Di Stefano – La celerità di esecuzione di tutti gli atti propedeutici all’opera da parte dell’Amministrazione è inoltre fulgido esempio di sinergia tra Enti».