
Spuntano gli altri nomi degli indagati nell’inchiesta della Procura della Repubblica sulla [url”truffa dei falsi commerci di macchinari sanitari”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=35469&typeb=0&23-09-2012–Truffa-sisma-fondi-europei-i-primi-due-indagati[/url] tra ditte del “cratere” per accedere ai fondi europei.
Come si legge ne [i]Il Centro[/i], oltre a Rodolfo Fanini e al figlio Federico nel registro degli indagati ci sarebbero anche il commercialista aquilano Paolo Tempesta, l’imprenditrice di Poggio Picenze Cinzia Masci (che si occupa di forniture ospedaliere e apparecchi medicali), gli imprenditori Giulio Ottavio Battagliarin, Filippo D’Ottavio e Vanessa Gardelli (ditta di dispositivi medici con sede a Bologna).
Gli indagati avrebbero costituito la società Fare srl inoltrando una richiesta di contributi dell’Unione Europea presentando un preventivo da 900 mila euro per la realizzazione di progetti legati al tema della competitività alle imprese. La società ne avrebbe ottenuti solo 300 mila, di cui 150 mila come anticipo. Fondi europei indebitamente percepiti, stando all’accusa. La fonte del finanziamento è il Fondo europeo di sviluppo regionale, fondi strutturali relativi alla programmazione 2007-2013 per il recupero e la rivitalizzazione economica e sociale del territorio colpito dal sisma.
Al voglio dell’accusa ci sarebbero una serie di passaggi societari e negozi fittizi con un’altra ditta per acquistare apparecchiature elettromedicali ad alta tecnologia.