Centri antiviolenza, ‘passeremo dalle parole ai fatti’

29 settembre 2012 | 12:28
Share0
Centri antiviolenza, ‘passeremo dalle parole ai fatti’

«Per fare chiarezza e per sgomberare il campo da inutili polemiche o da interessi biecamente elettorali, intendo informare i cittadini abruzzesi ed in specie quelli residenti nelle aree del Cratere sismico (del 6 aprile 2009) che, ai sensi del Decreto n. 134 del 14.08.2012 – “Realizzazione dei centri antiviolenza e di aggregazione per le donne, in attuazione dell’art. 10, Opcm 3978/2011″ dell’ex Commissario Delegato alla Ricostruzione, presidente della Regione Abruzzo, ho presentato il progetto di massima, corredato dalle procedure operative, nei tempi e modi come stabiliti. Sul fatto sono stata ascoltata ieri l’altro dalla commissione di Vigilanza del Consiglio regionale d’Abruzzo, che ha ritenuto di voler verificare il lavoro svolto e che, nella persona del Presidente, Gino Milano, ha elogiato il mio operato». Lo dichiara la consigliera di parità regionale Letizia Marinelli.

«Ritengo importante informare i cittadini abruzzesi che, pertanto – ha proseguito Marinelli -, sono state poste in essere tutte le condizioni per passare dalle parole ai fatti e realizzare un intervento che, con un milione cinquecentomila euro di dotazione finanziaria, potrà consentire di fornire servizi a donne e famiglie in difficoltà per problemi sociali devastanti generati da situazioni anche di violenza di genere. Si tratta di passaggi procedurali che mi rendo conto potevano essere realizzati con più solerte attenzione e tempi più consoni, ma faccio presente che solo nello scorso luglio le risorse individuate dalla normativa sono effettivamente state trasferite dallo Stato all’Autorità Commissariale, che peraltro è decaduta in questo mese di settembre. Spero che queste informazioni possano far intendere a tutti i soggetti coinvolti, ma soprattutto alle persone in difficoltà, che i risultati si ottengono se si lavora insieme e non dandosi addosso con inutili polemiche. A meno che non si voglia buttare in politica anche questa vicenda, che vede molti responsabili operare e troppi irresponsabili polemizzare senza costrutto».