Cinque borghi abruzzesi alleati

29 settembre 2012 | 08:23
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Cinque borghi abruzzesi alleati

di Roberta Galeotti

Nel Periplo del Gran Sasso cinque comuni, riconosciuti tra i borghi più belli d’Italia, progettano un itinerario sotto montano alla scoperta delle eccellenze. Turismo e tradizioni all’ombra del Gran Sasso, un ambizioso progetto di sviluppo ricettivo mette in rete i borghi più belli del Periplo.

«Cinque borghi messi in rete da un progetto turistico ed enogastronomico che percorre il periplo del Gran Sasso» illustra il primo cittadino di Castelli Enzo De Rosa, il sindaco illuminato che si è fatto promotore dell’iniziativa mettendo a sistema tutti gli attori più autorevoli per assicurare la riuscita dell’ambizioso progetto. «Lo scorso anno mi sono reso conto – ha spiegato il sindaco – che alle pendici del Gran Sasso, uno straordinario bene ambientale che rappresenta la vera ricchezza culturale della nostra regione, risiedono ben cinque comuni insigniti del riconoscimento dell’associazione dei ‘Borghi più belli d’Italia’. Cinque realtà affini ma con pecurialità estremamente diverse che messe a sistema possono rappresentare un’attrattiva turistica forte e completa anche per tour operator di livello nazionale.»

Castel del Monte, rinomato per i prodotti gastronomici e famoso per il pecorino canestrato.

Santo Stefano di Sessanio, esempio unico di riqualificazione architettonica che in meno di venti anni lo ha portato ad avere 350 posti per l’accoglienza turistica di estremo pregio.

Castelli, famosa per la tradizione delle ceramiche, nata nel 1400, e presente in tutti i musei del mondo.

Civitella del Tronto, fortezza e antica roccaforte, ultimo baluardo del Regno di Napoli.

Pietracamela, famosa per il turismo invernale e specializzata nell’alpinismo ad alta quota.

Cinque borghi alle pendici del Gran Sasso tanto affini eppure molto diversi, con tradizioni popolari ed enogastronomiche che rappresentano il vero tesoro d’Abruzzo, uniti da un percorso stradale ed infrastrutturale già esistente.

«I nostri borghi ad oggi – ha concluso il sindaco – non hanno strutture recettive adatte ad un sistema turistico globale e, quindi, il nostro primo passo sarà presentare al Ministero dello Sviluppo Economico il nostro progetto sperimentale innovativo entro la fine dell’anno e poi con l’aiuto dell’associazione ‘Borghi più belli d’Italia’ affidare la gestione del flusso turistico a un tour operator di portata internazionale.»

«Un progetto sperimentale innovativo – spiega l’architetto Pietro Iaconi alla platea di sindaci – consente un investimento economico importante dell’Unione Europea con l’obiettivo di creare un esempio e una buona pratica replicabili in tutto il territorio comunitario su realtà affini. I tempi per la definizione del progetto saranno non meno di 12 mesi. L’Abruzzo delle aree interne – ha aggiunto l’architetto – rappresenta un grande patrimonio artistico, culturale e storico ma risulta quasi completamente abbandonato a livello architettonico ma anche di usi, costumi e tradizioni agroalimentari. Il recupero di tutte queste tradizioni, partendo da quello architettonico, consentirebbe di giungere ad un stato dei luoghi che permetterebbe di creare una nuova industria del turismo diffuso all’interno dei borghi, valorizzando gli aspetti storici e culturali di questi luoghi e assicurando la sopravvivenza del territorio.»

Il primo cittadino di Pietracamela, Antonio Di Giustino, ha capito ed apprezzato, come anche gli altri sindaci coinvolti, le prospettive di sviluppo dell’ambizioso progetto voluto dal collega De Rosa. «Dobbiamo unirci per difendere e diffondere le biodiversità turistiche del nostro territorio – ha spiegato il sindaco – Pietracamela è un borgo montano di 320 abitanti con un turismo di nicchia che dal 1800 porta sulle nostre montagne e ai Prati di Tivo (mt 1450 slm ndr) appassionati di alpinismo da tutta Italia. Il nostro comune è il borgo che è stato più danneggiato dal terremoto aquilano e il 40 % del centro storico risulta completamente inagibile.»