Turismo, un’altra ricetta

30 settembre 2012 | 14:45
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Turismo, un’altra ricetta

È suonato quasi come uno scatto di orgoglio ad un paio di giorni dalla “estrema unzione” al territorio aquilano profetizzata del chiarissimo professor Antonio Calafati il convegno dal titolo [i]Dal marketing del territorio allo sviluppo economico. Turismo, sport e spettacolo in Abruzzo[/i].

All’unisono gli addetti ai lavori e i politici presenti al Donato Golf di Santi di Preturo, sede del convegno, hanno contraddetto  il rapporto di Calafati che giudica impossibile raddoppiare il turismo nei prossimi anni. «È grave e inopportuno che economisti vengano da Roma a dettare norme sullo sviluppo di un posto che non conoscono – ha detto l’assessore al Turismo Lelio De Santis –. Non si aiuta così la ripresa di un territorio».

Basta chiacchiere, insomma: l’assessore De Santis ha proposto la sua politica di piccoli  passi: campeggi, camper disseminati per tutta la città territorio. A dicembre sarà pronto  un progetto dal titolo [i]Le due piazze [/i]per rivitalizzare con un cartellone di eventi anche Fonte Cerreto sul Gran Sasso. Con l’abilità di attingere ai fondi europei sarà possibile anche attivare un [i]forum[/i] delle città di Celestino.

Il convegno è stato moderato dal giornalista Roberto Giacobbo il quale ha sottolineato l’importanza di essere autentici: «Negli altri  paesi europei con un 10% di storia e il resto di leggenda si fanno milioni di turisti. Qui dove il rapporto è esattamente opposto, cosa aspettiamo?  Emblematico l’esempio  del falso Stone Henge visto che la metà dei monoliti sono stati conficcati artificialmente nel terreno. Voi che avete storie autentiche non le valorizzate».

Il presidente della Provincia Antonio Del Corvo ha sottolineato la possibilità di far andare a braccetto università e turismo. «Il contributo della Provincia può esserci attraverso i Pit – ha spiegato –  teso a  potenziare il turismo naturalistico con l’attivazione di piste ciclabili e con la riconversione di case cantoniere da dare in gestione».  Anche il sindaco Massimo Cialente ha detto a chiare note di non condividere la relazione di Calafati poiché si tratta di uno studio impostato solo sul bacino laziale. Ci sono decine di milioni di turisti mordi e fuggi che popolano i luoghi più belli del nostro territorio. Un tipo di turismo che al primo cittadino sembra non interessare.

Secondo Cialente è necessario intercettare i camperisti «visto che con Roma  – ha detto – abbiamo già dato. Stiamo conducendo una battaglia per chiudere all’accesso la strada per Campo Imperatore». Cialente non ha potuto fare a meno di rilanciare l’idea dello [i]ski-dome[/i], e del centro congressi. Non è mancato il professore di turno Matteo Caroli della Luiss. É partito dal piano nazionale per il turismo che riporta questo comparto al centro dell’agenda del governo: «Una grande opportunità per il territorio  – ha detto – che deve saper portare delle idee. Secondo il prof si può lavorare anche sul turismo mordi e fuggi, anche se è necessario intercettare la domanda complessiva».

Il vice presidente della Regione GiorgioDe Matteis ha criticato molto la profezia di Calafati dando la sua “ricetta” fatti di concretezza che consiste nella micro impresa, servizi per gli studenti e turismo. La Regione ha fatto la sua parte dando 8 milioni per i servizi e siamo ancora in attesa dei progetti.  Nel corso del  convegno è stato sollevato il problema della insufficienza di accoglienza turistica. Antonella Di nino, vice presidente della Provincia ha spiegato che lo sport potrebbe essere anche un traino per i visitatori.   Fra il pubblico c’era anche il parlamentare, Rodolfo De Laurentis, il presidente del parco Gran Sasso, Arturo Diaconale e operatori del turismo. Anche in occasione di questo incontro sono state tante le parole in libertà. Il problema è passare ai fatti.

A. Cal.