
L’accusa è di truffa aggravata in danno del Comune di Avezzano, in relazione ai lavori di costruzione – quasi ultimati – della nuova sede municipale nella zona nord della città, il cui costo iniziale di 5 milioni di euro sarebbe lievitato in circa tre anni a oltre 10 milioni. Per quattro persone (su 6 indagati) il sostituto procuratore di Avezzano Maurizio Maria Cerrato aveva chiesto l’arresto (due in carcere, due ai domiciliari), il Gip Paolo Andrea Taviano ha emesso misure alternative.
Le persone coinvolte sono: l’ex assessore comunale Vincenzo Ridolfi, per lui divieto di dimora nel territorio di Avezzano per due mesi; l’imprenditore Goffredo Mascitti, divieto temporaneo di esercitare attività d’impresa e coprire uffici direttivi di persone giuridiche e imprese, nonché attività inerenti; per l’ingegnere Paolo Santoro divieto temporaneo di esercitare la professione e attività inerenti; per il tecnico comunale Massimo De Sanctis sospensione temporanea dell’esercizio di pubblico ufficio, attualmente rivestito presso la Provincia dell’Aquila, e di tutte le attività inerenti. L’inchiesta, durata un paio di anni, è stata condotta dalla squadra di Polizia giudiziaria del tribunale di Avezzano.