
È stata rinviata al 30 ottobre l’udienza preliminare sul crollo di via Persichetti dove la notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 morirono Erminda Monti Vicentini e Amelio Zaccagno.
Depositata la perizia redatta dal consulente tecnico d’ufficio, l’ingegnere Paolo Venditti, a fine mese il Gup Giuseppe Romano Gargarella dovrà decidere se rinviare a giudizio o archiviare il procedimento per omicidio colposo plurimo pendente su Francesco e Maria Lidia Zaccagno, in rappresentanza della ditta che eseguì i lavori nel palazzo nobiliare, e Maria Cristina Vicentini, la committente dell’opera.
Nodo del procedimento i lavori di ristrutturazione che negli anni ’90 vennero eseguiti sulla copertura del palazzo composto da due corpi, uno risalente al 1400 e l’altro al 1700. Le indagini avevano portato a ipotizzare da una parte l’utilizzo di materiale scadente e dall’altra una oscillazione dello stabile accentuata dall’appesantimento del tetto.
Secondo le prime indiscrezioni, il Ctu non avrebbe potuto stabilire se la copertura abbia avuto ripercussioni sulla staticità dello stabile né in che misura.
(s.p.)
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