Università: ‘Barca intervenga sul trasporto gratuito’

2 ottobre 2012 | 17:00
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Università: ‘Barca intervenga sul trasporto gratuito’

Il rettore dell’università dell’Aquila, Ferdinando di Orio, ha scritto al ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca per chiedere con urgenza l’attivazione anche per quest’anno accademico del servizio di trasporto gratuito dedicato per gli studenti dell’università dell’Aquila.

«Già in precedenza avevo scritto al ministro per richiamare la straordinaria importanza che ha avuto questo servizio per gli studenti, che hanno potuto continuare a frequentare l’università del’Aquila e che hanno trovato un motivo in più per scegliere la nostra università, contribuendo alla ripresa dell’intero territorio aquilano – spiega Di Orio –

I termini amministrativi delle questione sono stati ben chiariti dall’assessore regionale ai Trasporti Morra e dalla direttrice regionale Mannetti, che ho ringraziato per l’attenzione dimostrata nei nostri confronti. Le risorse già stanziate negli anni precedenti, sono sufficienti per garantire il servizio anche per questo anno accademico. Spetta ora al ministro dare una risposta».

«Gli stessi studenti – aggiunge di Orio – esasperati dalla mancanza di risposte da parte del Governo, hanno giustamente fatto sentire la loro voce in questi giorni, denunciando una situazione insostenibile per gran parte di loro, dal momento che non riescono a reperire alloggi in città a prezzi accessibili. Forse è arrivato il momento di smetterla con le dichiarazioni di principio in convegni pubblici sull’importanza dell’università per la città dell’Aquila e mettere in atto finalmente azioni concrete che si muovano realmente in questa prospettiva. A partire proprio dalla soluzione dei problemi degli studenti, senza i quali nessuna università avrebbe ragione di esistere».

«Si continuano invece a perseguire iniziative destinate a pochi, come il Gran Sasso Science Institute – conclude il Rettore di Orio – che sottraggono risorse al sistema e che corrispondono solo ai desideri e agli interessi autoreferenziali di una [i]élite[/i] del tutto avulsa dal contesto territoriale».

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