
Per un vizio di notifica è stata rinviata al prossimo 26 novembre l’udienza del processo a carico di tre persone che il 7 luglio 2010 parteciparono, a Roma, al corteo con cui cinquemila aquilani chiedevano fondi certi per la ricostruzione e sostegno all’economia messa in ginocchio dal sisma del 2009. Lo ha stabilito il giudice durante l’udienza al tribunale di Roma.
Durante la manifestazione di due anni fa ci furono momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine. Un aquilano e due romani sono accusati, a vario titolo, dai Pm della Procura di Roma di resistenza a pubblico ufficiale, aggravata e in concorso, e di violazione delle leggi sulla pubblica sicurezza.
Circa 50 di cittadini aquilani, sostenuti da esponenti di Action, hanno manifestato stamattina davanti all’ingresso del tribunale di Roma in segno di solidarietà a tre loro concittadini finiti sotto processo.
Tra i manifestanti, che sventolavano bandiere nero-verdi, l’assessore comunale per l’assistenza alla popolazione Fabio Pellini, i consiglieri Tonino De Paolis e Ettore Di Cesare e il deputato Giovanni Lolli. Due gli striscioni dei partecipanti: “Ribellarsi è giusto, rivendicare è un diritto” recitava il primo, sul secondo c’era scritto “Siamo tutti denunciati, basta ingiustizia basta repressione”.