
Roberto Benigni e Nicoletta Braschi figurano, fra gli altri, nella lista degli ospiti del maestro Renzo Piano al concerto di domenica diretto dal maestro Claudio Abbado per inaugurare l'[i]auditorium[/i] del castello. La lista degli ospiti è stata diffusa solo in tarda serata dopo una giornata trascorsa all’insegna delle polemiche.
Al mattino si era diffusa la notizia non confermata dell’invito dei parenti delle vittime del sisma in luogo dei Consiglieri comunali. Tanto è bastato al Consigliere Vincenzo Vittorini per andare su tutte le furie. «Come si permettono – ha detto –. Non siamo come gli orsi di uno zoo, non siamo come le allodole, non siamo fenomeni da circo da guardare. Questa è una offesa grave per tutti i parenti. Spero che nessuno dei familiari andrà al concerto il 7 mattina».
Insomma Vittorini, ha visto in questa decisione, su cui si è fatto dietrofront, una sorta di ripiego da parte del Quirinale. In mattinata così gli organizzatori erano già pronti a smentire che il Quirinale avesse deciso di invitare i parenti delle vittime del sisma, intanto però si lavorava alacremente ad un’altra soluzione.
Ma le polemiche non finiscono qui. A sorpresa si sbottona con il quotidiano [i]la Repubblica[/i] anche l'[i]archistar[/i] Renzo Piano svelando che la sua idea originaria subito dopo il sisma era quella di ricostruire il centro storico della città per l’Unesco come aveva fatto con Otranto. Piano avrebbe voluto fare un restauro tollerante del centro, ma la sua idea fu respinta. «Avevo mandato sul posto Paolo Colonna del mio studio e scaturì la possibilità di fare qualcosa con la Provincia di Trento».
Giorgio De Matteis getta benzina sul fuoco rilanciando sul fatto che l'[i]auditorium[/i] di Piano sarebbe una sorta di ripiego. «Le dichiarazioni dell’architetto Renzo Piano rilasciate all’Espresso della scorsa settimana, sono purtroppo la conferma di quello che abbiamo sempre pensato sulla realizzazione dell’auditorium al Castello» «Piano – puntualizza De Matteis – nota e riferisce con rammarico che l’auditorium, rispetto alla sua idea iniziale di ricostruzione, sia solo un ripiego. Ma l’aspetto più inquietante è che all’Aquila, la sua idea iniziale sia stata fermata dal Sindaco Cialente e da Lorenzo Dellai. In realtà il concerto, e gli inviti al concerto, sono soltanto elementi che hanno evidenziato i veri problemi legati a quest’opera».
All’insegna dell’ottimismo il presidente della Provincia di Trento, Lorenzo Dellai ricorda l’impegno delle 2.758 persone che hanno lavorato alla realizzazione dell'[i]auditorium[/i].
A.Cal.
DE SANTIS: ‘DISSENTIRE IN SILENZIO’– «Sull’ubicazione dell’opera e sulle modalità della sua inaugurazione, ognuno di noi può avere il suo punto di vista ma, quando arriva il momento della festa inaugurale alla presenza del presidente della Repubblica e di tutte le autorità riconosciute, è giusto e doveroso tacere per garbo e rispetto istituzionale». Questo l’invito lanciato dall’assessore al Bilancio del Comune dell’Aquila Lelio De Santis.
«Il presidente Napolitano – argomenta l’assessore – non viene a fare una scampagnata, ma a portare una parola di solidarietà e di vicinanza alla città, inaugurando l’auditorium di Renzo Piano, originale e contraddittorio, che già fa discutere e che rappresenta un segnale di rinascita dell’Aquila. Il maestro Claudio Abbado è un artista di fama mondiale che si esibisce senza alcun compenso e che contribuisce ad accendere i riflettori sulla nostra città per una giornata e sui tanti problemi della ricostruzione che stenta a decollare. Il presidente Dellai viene a donarci ufficialmente l’auditorium, che è costato qualche milione di euro ai contribuenti della sua terra e si aspetta un abbraccio forte ed un ringraziamento unanime. Il dissenso politico, in questa circostanza, cari amici, lasciamolo da parte. Si può dissentire anche in silenzio, contribuendo ad un clima di serenità e di unità civica, necessario per accogliere gli ospiti e per apprezzare la generosità di chi ha voluto dare un segnale concreto di amicizia e di solidarietà alla nostra città».
«Io non ci sarò, per scelta e per il piacere di essere alla stessa ora alla fiera del libro “Volta la Carta” – conclude De Santis – il mio posto di assessore comunale sarà occupato da un cittadino qualunque, perché a me basta sapere che lì, dentro l’auditorium, ci saranno tutti gli aquilani con la mente lucida e con la speranza ritrovata di vedere che un’altra luce della rinascita dell’Aquila si è accesa».