Scuole, rivoluzione in vista

7 ottobre 2012 | 15:16
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Scuole, rivoluzione in vista

L’Aquila sarà la città più “colpita” dal piano di riazionalizzazione scolastica che sarà attuato dal prossimo anno scolastico. La conferenza-Stato regioni ha fissato nuovi parametri la media regionale deve essere di 900 alunni per ogni plesso scolastico. Mentre le province di Chieti, Pescara e Teramo hanno i numeri L’Aquila è ben al di sotto queso standard con molti istituti sottodimensionati, anche in virtù del fatto che negli ultimi due anni ha ottenuto deroghe.

Pochi aggiustamennti ad Avezzano e Sulmona, e nessuna novità per Castel di Sangro, la vera “rivoluzione” sarà attuata all’Aquila.

Sono almeno dieci le razionalizzazioni proposte dal tavolo tecnico alla presenza dei sindacati. Saranno accorpate sotto un’unica presidenza la media Patini-Mazzini e Rocca di Mezzo, i plessi resteranno così come sono, ma la dirigenza sarà unica. La Dante Alighieri sarà invece un corpo unico con la Carducci.

Per quanto riguarda i circoli della primaria l’Amiternum sarà in coppia con il Marconi e il De Gasperi con il Silvestro dell’Aquila. Infine San Demetrio con Navelli.

Novità per le superiori con l’abbinamento liceo scientifico con il liceo artistico e il liceo musicale con il classico (Cotugno). Ancora l’Ipsiasar sarà un corpo unico con il Colecchi e con il Convitto. L’Itis starà con l’Itas-Itc.

«Si tratta di una proposta di razionalizzazione che tiene conto anche dell’edilizia scolastica – ha spiegato il dirigente Angelo Mancini – Nelle prossime settimane continueremo ad incontrare dirigenti scolastici in tutti e tre i comprensori per valutare le proposte».

Fra i nuovi indirizzi da attivare è giunta al tavolo la proposta di creare un istituto per il turismo in seno all’Istituto tecnico commerciale.

Spunta inoltre l’idea di creare un istituto onnicomprensivo a Pratola Peligna con l’Itis.

Lavori in corso a Sulmona per il liceo classico e il De Nino che risulterebbero sottodimesionati. Una volta definite le proposte complessive la provincia produrrà una delibera, l’ultima parola toccherà alla Regione. A.Cal.

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