
Uno dei premi più significativi, carico di interesse sociale, umano e politico è stato conferito dal Comune di Castel del Monte all’uomo politico più rappresentativo dell’Abruzzo. Gianni Letta, ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Si tratta del premio “all’abruzzesità” istituito per premiare i valori dei nostri emigranti e l’attaccamento degli stessi alle radici di provenienza. Non si tratta di una vera e propria emigrazione, ha voluto sottolineare Luciano Mucciante, ma di una migrazione interna al nostro Paese, dove Gianni Letta ha saputo tenere alto l’interesse e l’apprezzamento per la Regione di provenienza.
È apparso superfluo per il Sindaco ripercorrere le tappe della carriera di Letta: dalla Marsica all’Aquila e a Roma come giornalista, Direttore e Amministratore del quotidiano [i]Il Tempo[/i]. L’inserimento e la compartecipazione all’interno della Fininvest e, da ultimo, il coinvolgimento nelle attività di Governo del Paese.
L’Amministrazione Comunale e quasi tutti i Sindaci del cratere sismico, condividendo in senso unanime il giudizio dei cittadini castellani, hanno voluto stringersi attorno a questo figlio dell’Abruzzo per evidenziare, in forma tangibile, l’affetto che gli stessi nutrono per l’uomo che ha saputo e voluto essere vicino alle popolazioni colpite dal sisma in un momento di particolare difficoltà fisica, sociale ed economica.
Gianni Letta è apparso alquanto toccato e commosso dalle parole e dai giudizi che ha voluto e saputo ascoltare in perfetto silenzio. Ha ascoltato con attenzione anche le strazianti note della corale Fonte Vetica, che ha interpretato in maniera magistrale la vecchia canzone “Novantanove” in omaggio a L’Aquila.
Sicuramente, nella sua mente, come nella mia, saranno passati veloci i ricordi di un periodo della gioventù vissuti a L’Aquila nella redazione de [i]Il Tempo[/i]. Gli impegni quotidiani per il giornale. Le corse per apprendere le notizie di prima mano prima degli altri, in quei tempi non c’era l’attuale tecnologia e bisognava correre anche a piedi. I rapporti intrecciati con gli amici aquilani che sono scomparsi per l’età o per il terremoto.
Tutto ciò è apparso chiaro nel momento in cui Gianni Letta ha preso la parola, ribaltando completamente il discorso, poiché ritiene che sia lui a dover ringraziare Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio e tutti i castellani non solo per il premio che hanno voluto conferirgli, ma, anche e soprattutto, per avergli consentito di vivere una intensa giornata a contatto con una natura ancora incontaminata. Con un ambiente caratterizzato da un centro storico dalla bellezza architettonica bella ed interessante, impregnato di storia, cultura e tradizioni che non dovremmo mai perdere, perché abbiamo l’obbligo ed il dovere di trasmettere ai posteri. Ha voluto sottolineare, con cortese ed arguta diplomazia, di ritrovarsi a casa ogni volta che riesce a venire nei nostri comuni e tra quella gente capace di trasmettere i valori dell’amicizia con intensa semplicità.