
Tutti rinviati a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Romano Gargarella, le 4 persone inserite nel fascicolo che lega ricostruzione post terremoto e un clan malavitoso calabrese. Il gup non ha dunque creduto alla linea difensiva di Stefano Biasini che era volta a dimostrare la buona fede dell’imprenditore aquilano, convinto di trattare con persone rispettabili.
Biasini è stato rinviato a giudizio insieme ai reggini Antonino Vincenzo Valenti, Massimo Maria Valenti, oltre a Francesco Ielo. I 4 sono finiti nella ragnatela delle indagini di polizia e finanza per concorso esterno mafioso perchè rappresenterebbero il [i]trait d’union [/i]tra le famiglie ‘ndranghetiste Caridi-Borghetto-Zindato e gli appalti aquilani.
Per finalizzare gli accordi malavitosi ci sarebbero stati almeno quattro incontri in un hotel della periferia dell’Aquila.
Gli avvocati di Biasini, Attilio Cecchini e Vincenzo Salvi, anche questa mattina hanno ribadito che il loro assistito non poteva avere la consapevolezza di trattare con persone che sarebbero state vicine alla cosca calabrese Caridi. L’udienza è stata fissata per il 7 marzo 2013.
(s.p.)