
Ancora un piccolo giallo burocratico ha caratterizzato il [url”rientro in Consiglio comunale di Angelo Mancini”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=37486&typeb=0&13-10-2012–Mancini-il-caso-e-chiuso[/url] in luogo del consigliere Fabio Cortelli, di L’Aquila Oggi.
Per mero errore materiale, ha spiegato poi il presidente Carlo Benedetti, è stato convocato anche il consigliere uscente Cortelli, che ha protestato per l’ennesimo errore provocato, ha detto, «da superficialità burocratica».
«Abbiamo cercato di attuare le soluzioni migliori – ha spiegato il presidente del consiglio Carlo Benedetti – incontrando anche il presidente della commissione centrale elettorale». I consiglieri hanno poi votato sulla eleggibilità all’unanimità. Un voto superfluo e illegittimo, ha detto Angelo Mancini nei panni di neo consigliere del gruppo IdV-L’Aquila Oggi, visto che ha votato il provvedimento un consiglio imperfetto (di 31 consiglieri). Come facciamo a votare se il consiglio è imperfetto? Ha chiesto Emanuele Imprudente.
«Questa delibera è illegittima – ha esordito Mancini prendendo la parola – È l’epilogo di una vicenda assurda. L’Ente, dopo la sentenza, addirittura dice all’ufficio centrale, che non c’è più, di ottemperare. Non basta: Il comune si costituisce come parte resistente in giudizio. Ora il parere dell’avvocatura c’é? Io voglio essere blindato. Appoggerò tutti i progetti per questa città. Voterò tutti i provvedimenti utili per non far perdere la speranza a chi ha già perso tutto».
Giuliano Di Nicola Idv ha subito messo le carte in tavola: «Vorrei far notare che in questo consiglio il gruppo dell’IdV esiste già. Non so se sia possibile istituire un gruppo L’Aquila Oggi-IdV. Chiedo alla presidenza di chiarire questo problema». Dovrà essere l’Idv a decidere, ha liquidato Benedetti.
Ha avuto poche risposte invece l’interrogazione a firma di Ettore Di Cesare sulla validità della nomina del presidente del Centro turistico Alessandro Comola. «In una richiesta di accesso agli atti abbiamo rilevato che sulla busta inviata in Comune dall’avvocato Comola non c’è la dicitura domanda Ctgs, frase obbligatoria secondo il bando, pena l’esclusione – ha spiegato Di Cesare – Chiediamo perchè la domanda di Comola non è stata scartata visto che conteneva un palese elemento di esclusione. Come se non bastasse alcuni viaggio di Comola vengo messi a rimborso prima di essere nominato come se avesse la certezza di essere scelto». La risposta del sindaco è stata in puro burocratese, ma non ha dato le risposte che Di Cesare attendeva.
Ha inchiodato poi il consiglio per un paio d’ore la discussione sui puntellamenti sulla base di un Odg a firma di Vincenzo Vittorini nel quale chiede delle misure per rendere sicuri i puntellamenti del centro storico alla luce di una relazione tecnica che ne evidenzia criticità.
«Non possiamo attendere che ci siano altri morti mettendo tutto sotto il tappeto – ha spiegato Vittorini – Manutenzione subito, altrimenti meglio chiudere di nuovo il centro storico. Mi si dice che il livello di tensione dei puntellamenti sia arrivato ai minimi termini. Imprudente ha ricordato che in centro non c’è sicurezza benché sia aperto.
[A. Cal.]