
È stata rinviata a martedì 23 ottobre, prima del Consiglio regionale, la seduta della Seconda Commissione (Enti Locali, Governo del Territorio) chiamata a formulare la proposta sul riordino delle Province, che nella stessa giornata sarà portata all’esame dell’aula.
Stamattina è stato comunque raggiunto un accordo di massima tra PdL e Pd, che prevede l’abolizione totale delle Province in Abruzzo, con la contestuale valorizzazione delle competenze dei sette ambiti territoriali individuati all’epoca della redazione del Quadro di Riferimento Regionale.
In subordine, la stessa ipotesi, prevede la costituzione di 3 Province: L’Aquila, Chieti, Pescara-Teramo.
Intanto questa mattina nella sede dell’assise regionale dell’Aquila si è riunito il Consiglio delle Autonomie Locali per acquisire e approvare il parere sul progetto di legge europea regionale 2012 recante “Disposizioni per l’adeguamento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea” sul riordino delle province.
«Norme che devono essere recepite – dichiara il presidente del CAL Antonio Del Corvo – per fare una giusta analisi in merito alle competenze delle province che devono necessariamente rispettare la disciplina europea. In particolare la norma europea sui servizi di interesse economico generali Sieg, potrebbe avere un ulteriore impatto sugli enti locali, perciò bisogna riflettere sulle opportunità che ne possono derivare».
Approvato all’unanimità anche il parere sul progetto di legge numero 447/2012 sulle modifiche e integrazioni alla legge regionale del 16 dicembre 2005, numero 50 in merito alle “[i]politiche regionali per il coordinamento e l’amministrazione di tempi delle città[/i]”, una legge che oggi si rende più che mai attuale e che fino ad ora ha determinato l’erogazione di pochi finanziamenti per una serie di iniziative che favorirebbero lo sviluppo del territorio.