
L’intera città è strangolata dalla polvere e sarà sempre peggio. Non c’è una normativa di riferimento che riesca a tutelare un’area di così vaste dimensioni, visto che l’intera città a breve potrà essere considerata un intero cantiere. Non ci sono precedenti nella storia. Non c’è tempo: bisogna fare prima, insomma, che le polveri abbiamo provocato patologie incurabili ai polmoni. L’allarme in Commissione Territorio è stato lanciato dal consigliere di L’Aquila che Vogliamo, Vincenzo Vittorini.
Il problema sarà risolto per step. L’obiettivo è quello di arrivare a linee guida che potranno essere utilizzate anche da altre realtà in Italia.
«E’ necessario proteggere le fasce più deboli di cittadini – ha spiegato il dottor Vittorini – In particolare, anziani e bambini. Come prima mossa, e atto ufficiale della commissione Territorio, abbiamo inviato raccomandate a Arta, Asl e altri Enti coinvolti in questo processo. Per prima cosa dobbiamo avere i dati di un monitoraggio serio che non mi sembra sia stato finora effettuato. Abbiamo preso atto che la normativa attuale sulle polveri è solo quella che riguarda la sicurezza nei cantieri, che insomma tutela i lavoratori più che i semplici cittadini». La madre di tutti i problemi è la dispersione delle polveri e la soluzione non può che venire da acqua o metodi di aspirazione.
«Studiando i modi utilizzati – ha aggiunto Vittorini – ho visto che è efficace l’annaffiatura, fatta però con una sorta di “giraffa” in modo tale da coprire una posizione più vasta di quella del cantiere attraverso la nebulizzazione dell’acqua. Lo stesso risultato si può ottenere attraverso l’aspirazione».
A.Cal
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