
Non avrebbe ancora presentato la domanda per la regolarizzazione della sua posizione Adoiou Abderrahim, il marocchino che nella notte tra sabato 13 e domenica 14 ottobre si era gettato in un canale nella piana della Marsica per soccorrere gli occupanti di un’auto incidentata.
Abderrahim, clandestino e con già due provvedimenti di esplulsione a suo carico, arrestato nel 2003 e in carcere fino al 2006, per ottenere il permesso di soggiorno in Italia per motivi umanitari deve infatti presentare domanda presso la Questura dell’Aquila.
Voci interne alla Questura spiegano che l’uomo al momento non ha presentato nulla e quindi non gli può essere rilasciato alcun permesso. Di sicuro c’é che domani il clandestino ‘eroe’ dovrà presentarsi proprio in Questura all’Aquila, su invito della Questura di Roma, per rendere conto della sua posizione. L’invito a presentarsi in Questura gli è stato presentato ieri dagli agenti della Capitale dopo che Abderrahim aveva partecipato a una trasmissione televisiva per raccontare quanto era successo nella notte tra Borgo Ottomila e San Benedetto dei Marsi (L’Aquila).
Il clandestino non ha potuto usufruire della sanatoria scaduta lo scorso 15 ottobre perché questa riguardava solo i clandestini con un lavoro, mentre lui risulta disoccupato.
Questa mattina presso la sede della Provincia dell’Aquila, il presidente Antonio Del Corvo, ha incontrato il marocchino Adoiou Abderrahim, protagonista del nobile gesto.
«Ho voluto incontrarlo – ha dichiarato Del Corvo – perché credo che il suo sia stato un atto coraggioso che molti di noi nella sua stessa situazione non avrebbero compiuto. Una decisione presa in pochi secondi che ha messo al sicuro tre vite. Faremo il possibile per sensibilizzare chi di dovere per il rilascio del permesso di soggiorno ad Adoiou, perché gesti simili non possono essere ritenuti ovvi e prevedibili. Un uomo che ha dimostrato di meritare un’altra possibilità».