Tasse L’Aquila: la protesta oggi pomeriggio

22 ottobre 2012 | 21:23
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Tasse L’Aquila: la protesta oggi pomeriggio

É mobilitazione. Gli aquilani scenderanno in piazza oggi pomeriggio contro le circolari capestro di INPS e INAIL. L’affollatissima riunione di lunedì pomeriggio in piazza Duomo ha così immaginato la protesta:

– una manifestazione davanti alla prefettura a Coppito, venerdì, 26 ottobre, alle 16:00

– un [i]sit in[/i] a Roma.

Qualcuno ha proposto anche uno sciopero fiscale.

Ieri il sindaco Cialente ha chiesto una mobilitazione di massa attraverso una lettera inviata a tante istituzioni locali, sollecitando

LA LETTERA DEL SINDACO CIALENTE

Visto l’esito della manifestazione dello scorso 22 ottobre relativa alla problematica della restituzione del 100 per cento del contributi Inps e Inail sospesi in seguito al sisma del 2009 e l’intenzione manifestata dall’assemblea e dai sindaci presenti di organizzare un “presidio statico” davanti alla sede della Prefettura dell’Aquila;

Visto il crescente allarme sociale derivato da una crisi economica senza precedenti che sta investendo pesantemente i nostri territori, già duramente provati dalle conseguenze del sisma del 2009, con aziende in difficoltà e lavoratori sempre più preoccupati per il proprio posto di lavoro;

Vista la necessità di lanciare un messaggio alle istituzioni locali e nazionali per ricordare la drammatica situazione in cui versa il cratere sismico e le conseguenze di scelte scellerate;

È convocata una mobilitazione generale per domani venerdì 26 ottobre 2012, a partire dalle ore 16, davanti alla sede della Prefettura dell’Aquila, sita nella caserma della Scuola della Guardia di Finanza in viale delle Fiamme Gialle (L’Aquila).

Vi aspetto quindi numerosi: soltanto uniti e coesi riusciremo a lanciare un segnale forte, superando così, ancora una volta, l’ennesimo ostacolo’.

L’ASSEMBLEA A PIAZZA DUOMO

«Per la questione tasse abbiamo preso le botte, la situazione è inaccettabile, siamo pronti a tornare a manifestare a Roma – ha spiegato il sindaco Massimo Cialente – è necessario alzare il livello della protesta: una manifestazione davanti alla sede dell’Inps, come segnale forte, se nessuno continua a capirci, vi chiedo di tornare a Roma a manifestare contro il pagamento di questi contributi, che distruggerebbe un territorio dove nulla è ripartito».

All’unanimità le istituzioni e i cittadini hanno ritenuto inaccettabile la restituzione al 100% dei contributi Inps e Inail sospesi dopo il sisma del 6 aprile 2009 da parte delle aziende che non rientrano nel perimetro della zona franca o che non avranno accesso al [i]de minimis[/i].

Fra gli altri erano presenti i parlamentari Giovanni Lolli, Tommaso Ginoble, Giovanni Legnini e Alfonso Mascitelli dell’Idv, categorie, sindacati, sindaci e rappresentanti istituzionali.

Dopo Cialente hanno preso la parola Lolli, e i consiglieri regionali Luca Ricciuti, Pdl, e il vice presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis. Quest’ultimo ha rilevato il silenzio inquietante del ministro Fabrizio Barca su questa questione, anche se un attimo dopo, raggiunto da una telefonata dal capo gabinetto, ha annunciato che lo stesso ministro Barca si è reso disponibile ad essere presente in consiglio comunale. «E’ meglio che i ministri non giungano in città il prossimo 29 ottobre senza una soluzione in tasca. Ritengo che manifestare a Roma sia una cosa inutile».

E proprio Lolli ha fornito un’altra notizia che non lascia ben sperare per il futuro. L’esecutivo nazionale ha predisposto un fondo da destinare alle attività di ricostruzione, ma allo stesso capitolo di spesa dovranno attingere anche altri – in quanto le risorse hanno diverse finalità – che poco hanno a che vedere con la rinascita dei centri colpiti dal sisma, come il finanziamento della [i]social card [/i]o il finanziamento delle missioni dei militari all’estero.

Il senatore IdV, Alfonso Mascitelli ha ricordato: «le forze dell’ordine volevano insanguinare l’orgoglio del popolo aquilano. Si vuole esodare la città dell’Aquila. La circolare Inps non è casuale, è un’avanscoperta per cercare di capire qual è la reazione del popolo aquilano. Non bisogna nascondersi dietro il dito della unione Europea. Tutti parlamentari abruzzesi presenteranno un emendamento alla legge di Stabilità molto chiaro per ingabbiare il governo su questo fronte. L’emendamento dovrà ribadire che le risorse relative all’abbattimento dei contributi, nel rispetto della normativa comunitaria vengano confermate». Gli ordini del giorno e le risoluzioni non servono a niente per Mascitelli.

Tommaso Ginoble ha invitato all’unità in modo tale che nessuno possa trarre giovamento dalle divisioni. Anche il 3.32 scenderà in piazza per difendere gli aquilani. Mattia Lolli ha ricordato Bersani quando disse che L’Aquila sarebbe stata una priorità. La chiosa la merita tuttavia la cittadina Pina Lauria: «Non si può scendere in piazza solo per le tasse». A.Cal.

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