
di Alessia Lombardo
«Il mio esonero era premeditato e anche da tanto tempo dal ‘burattinaio del momento’, chi vuol capir capisca. . . sono molto contento che sia stato sottolineato che sono stato cacciato per il mio carattere». Così l’ormai ex mister dell’Aquila Calcio, Archimede Graziani, sostituito dall’aquilano Maurizio Ianni, dice la sua sull’accaduto, amareggiato soprattutto per la modalità con cui l’esonero è avvenuto.
«Lunedì ero appena uscito da Rai Sport Sat – spiega – e verso le 22.30, mentre mangiavo una pizza appena uscito dagli studi della Rai ho avuto telefonicamente la ‘sorpresa’». «Non ho parlato con il presidente Corrado Chiodi – aggiunge – sono già rientrato a casa mia e sto bene qui. È la seconda volta che mi succede di esser mandato via e ho tolto subito il disturbo. Credo che il carattere è meglio averlo, piuttosto che essere un coniglio».
Graziani spende parole di stima per la tifoseria, riproponendo dubbi già espressi pubblicamente sull’ambiente aquilano. «Voglio ringraziare pubblicamente i tifosi aquilani, quelli veri – sottolinea – che la domenica con la pioggia e con il sole si mettono in curva al fianco della propria squadra, mentre sono disgustato dalle persone che la domenica vanno a criticare in tribuna».
Stringato e chiaro con pochi concetti il [i]trainer[/i] di Carrara si congeda pubblicamente dal capoluogo d’Abruzzo, che si è già spaccato sul proprio esonero.
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