
Oltre cento emendamenti per un bilancio di previsione che è quasi già un consuntivo. Ostruzionismo vecchia maniera, ha criticato il sindaco Massimo Cialente.
«E’ stato uno sfregio presentare il bilancio in anteprima al tendone – ha spiegato in premessa Luigi D’Eramo – Stiamo esercitando il nostro ruolo politico e di proposta amministrativa perché tra questi ve ne sono alcuni importantissimi. C’è un doppio bilancio di previsione quello che consente di spendere milioni di euro agli ex ds e uno che permette di gestire zero ai centristi».
Giustino Masciocco ha rilevato la presenza di molti emendamenti ‘fuffy’, visto che 25 erano sulla bonifica della pineta di Roio e 43 sulla sua messa in sicurezza, ben 21 sullo spostamento di un traliccio Enel dal campo Centi Colella. Ben quattro identici. Sicchè il presidente Carlo Benedetti ha stabilito che gli emendamenti dovessero essere illustrati durante il dibattito.
L’assessore alle Finanze, Lelio De Santis ha illustrato il conto da oltre 428 milioni di euro, di cui 293 dalla protezione civile in entrata e 134 milioni di fondi comunali.
Dall’Imu si prevede di incassare 11 milioni di euro, 3 milioni e mezzo dall’addizionale Irpef, 6 milioni e 800 mila dalla Tarsu.
Per le scuole il comune spende 7 milioni di euro, per il sociale 3 milioni 800 mila. Per la viabilità 18 milioni di euro, circa 3 milioni al verde pubblico; 1 milione 328 mila per gli impianti sportivi.
Il piano triennale per le opere pubbliche , criticato da Emanuele Imprudente per essere una scatola vuota, prevede progetti per oltre 8 milioni 650 mila euro di cui 5 milioni 426 mila stanziati dalla protezione civile. «Sui [i]project financing [/i]c’è il rischio di una delega in bianco», ha continuato Imprudente che elencato fra gli altri, il parcheggio di piazza D’Armi, la sede unica del Comune.
«Come si fa a discutere un bilancio in un tendone? Una mossa che è suonata co me una resa in giro dei cittadini – ha tuonato Daniele Ferella – Non si può delegittimare così il consiglio comunale. I soldi della multisala Garden lanciati come [i]spot[/i] per prendere in giro gli abitanti di Paganica. Si tratta di 633 mila euro, ma occorrono invece più di due milioni di euro». Ferella ha inoltre criticato la «realizzazione del centro polifunzionale a San Pietro della Jenca».
«Il futuro della città è scandito dal proprio bilancio – ha esordito Pierluigi Properzi notando l’aula semi vuota – invece qui manca la programmazione. Il bilancio partecipato non è il modo folcloristico utilizzato da questa amministrazione, è una cosa seria. La partecipazione non è retorica, è fatica».
«Il conto fa acqua da un punto di vista amministrativo perché è un bilancio non bilancio – ha gelato Luigi D’Eramo – É stato uno sfregio quello di presentarlo nel tendone. Mi sono accerto che c’è un doppio bilancio di previsione: quello che consente di spendere milioni di euro agli ex Ds e uno che permette di gestire zero ai centristi. Il bilancio è stato già fatto dalla segreterie di partito. A questo proposito ci chiediamo perché il Coni è meno importante di una istituzione teatrale di questa città? Perché un’associazione teatrale deve essere più importante di un’associazione sportiva?».
Eppoi nel triennale D’Eramo ha elencato le scelte assurde: «Non si comprende perché alla Jenca si debba attivare un’attività ricettiva; vorremmo sapere se ci sono state delle proposte di privati. Il parcheggio di piazza d’Armi durante la giunta Tempesta scatenò le ire del centro sinistra, ci chiediamo cosa sia cambiato, visto che figura nel piano». D’Eramo anche quest’anno ha poi svelato la chicca della relazione programmatica in cui non compare mai una parola sull’Aquila. «Siamo perfino riusciti ad inserire il commercio estero nella relazione».
La discussione proseguirà anche nella notte. Ci sono 250 pagine ‘sprecate’. Giorgio De Matteis è tornato sulla falsità delle definizioni di bilancio tecnico e partecipato. «Evidentemente non avete detto alla gente cosa c’è dentro questo bilancio Patacca – ha detto – Chi paga i commissari delle aree Bianche? Affrontato inoltre il bubbone casette e del pagamento canone. Cosa succederà con i morosi? Tanto non è possibile sfrattarli». (A.Cal)
APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE – E’ stata approvata stamani, dopo una lunga discussione in Consiglio comunale andata avanti per tutta la notte, la delibera relativa al Bilancio di previsione 2012 del Comune dell’Aquila.
I voti favorevoli sono stati 17, 7 invece i contrari. Il movimento complessivo dello strumento finanziario ammonta a 428 milioni 198mila 877 euro.
CONSIGLIO SDEGNATO DA PAROLE BERTOLASO – Al termine della votazione sul Bilancio di previsione il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato all’unanimità due ordini del giorno, sottoscritti e presentati da tutti i componenti dell’assemblea.
«Alla luce delle nuove intercettazioni rese pubbliche – recita il primo documento – nelle quali il dottor Guido Bertolaso afferma: ‘[i]la verità non si dice[/i]’, il Consiglio comunale dell’Aquila è preoccupato e sdegnato dal modo con il quale il capo della Protezione civile, subito dopo il sisma del 6 aprile 2009, abbia influito nelle valutazioni presentate da una commissione di scienziati. Tale episodio scredita e apre importanti riflessioni sull’effettiva indipendenza della comunità scientifica, pronta ad assecondare il volere politico, come sembrerebbe dalle intercettazioni, nelle quali sarebbe dovuta essere celata ‘la verità sull’Aquila’ che, a questo punto, il Consiglio comunale chiede con forza che venga rivelata».
«Il Consiglio comunale – si legge nel secondo documento – in merito alla sentenza di condanna della Commissione Grandi Rischi, esprime solidarietà ai giudici che si sono occupati di una materia estremamente complessa che, purtroppo, la stragrande maggioranza della stampa nazionale e internazionale, gran parte del mondo politico e tutto il mondo scientifico, ha trattato parzialmente e superficialmente. Il Consiglio invita tutti i soggetti che vogliono esprimere un giudizio sulla sentenza a comprendere quali sono stati i capi di imputazione. La sentenza non mette assolutamente sotto accusa la scienza – recita ancora il documento – La vera questione è che la popolazione non è stata correttamente informata dei rischi e questo è tanto più evidente alla luce delle nuove intercettazioni rese pubbliche. Quello che va assolutamente considerato, non solo sotto il profilo giudiziario, ma sotto quello morale, è che la politica è stata capace di assoggettare la scienza ai suoi voleri. Questa è la condanna unanime che il Consiglio comunale, a nome di tutta la cittadinanza, commina a scienziati che non sono stati in grado di svolgere correttamente i loro compiti: comunicare la verità! Il Consiglio comunale dell’Aquila, nel rendere omaggio alla memoria delle vittime, esprime solidarietà e vicinanza ai parenti che vedono dolorosamente rinnovarsi la loro angoscia ogni volta che la pubblica opinione torna ad occuparsi di una tragedia che non potrà, purtroppo, mai trovare fine. Il Consiglio comunale si impegna a far sì che L’Aquila diventi simbolo di giustizia e sicurezza, assumendo, nel ricordo e in omaggio alle vittime del sisma, l’impegno istituzionale di realizzare, nel più breve tempo possibile, una fontana monumentale, simbolo di vita e di onestà per le future generazioni».
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