
«Ritengo necessario ed urgente che il Governo italiano si faccia parte diligente affinché possa adottare tutte le iniziative tecniche e politiche necessarie nei confronti delle istituzioni europee affinché venga riconosciuto che gli aiuti concessi ai cittadini e alle imprese nazionali in occasione di calamità naturali, perché di ciò si tratta nel caso di specie, rientrano nella categoria derogatoria degli aiuti considerabili come lesivi della concorrenza».
Sono le richieste precise e puntuali che il governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi avanza al Governo nella nota indirizzata al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, e al ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, in merito alla restituzione delle tasse sospese nei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, come previsto nelle circolari di INPS (n. 116 del 19 settembre 2012) e INAIL (n. 46 del 21 settembre 2012).
«Altrettanto urgente – aggiunge il presidente Chiodi – che il medesimo Governo, con il Ministro di riferimento degli Istituiti previdenziali e assistenziali competenti, congeli le interpretazioni surriferite, in quanto preventive rispetto ad una questione non ancora accertata».
«Non posso nasconderle – sottolinea Chiodi – il clamore che le circolari appena ricordate hanno creato nell’opinione pubblica abruzzese e nei rappresentanti delle istituzioni locali ad ogni livello.
Ciò in quanto è apparso, giustamente a mio avviso, che gli Istituiti interessati siano andati oltre le competenze loro attribuite, disconoscendo, di fatto, una legge del Parlamento italiano. A questo non può essere opposto il rischio di una possibile violazione alle norme europee, allorquando non si è di fronte ad una decisione consolidata, bensì all’avvio di una procedura di verifica della reale violazione delle norme che regolano a livello europeo la concorrenza».
«E, ancora, esclusivamente sulla base del predetto rischio – chiosa il Presidente della Regione – non possono gli Istituiti citati ridefinire i confini della legge con gravi ripercussioni economiche sui territori colpiti dal sisma dell’aprile 2009 e stimolare, altresì, altri enti a comportarsi in modo analogo provocando conseguenze la cui gravità è facilmente immaginabile. Nel merito poi si consideri che lo stesso Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, laddove elenca le pratiche non coerenti con il diritto alla libera concorrenza, esclude già gli aiuti concessi in seguito a calamità naturali, come nel caso di specie». Conclude così il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi nella nota inviata al ministro Fornero.