
di Alessia Lombardo
«Con il comunicato del Governo di oggi si è aperta la trattativa con la Comunità Europea. Il ministro (per la Coesione territoriale) Fabrizio Barca, che ringrazio, ci ha richiesto di fornire due tecnici di fiducia all’interno del Governo per dimostrare che gli aiuti sono proporzionali alla tragedia e che il mondo autonomo del lavoro e della produzione ha riportato gravi danni dopo il sisma».
Queste le parole a caldo del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, reduce dall’incontro con il Prefetto uscente dell’Aquila Giovanna Maria Iurato, accompagnato dall’onorevole Gianni Lolli, dal sindaco di Fossa Antonio Gentile, dal sindaco di Barsiciano Francesco di Paolo e dall’assessore Manuel Achille di Cagnano Amiterno.
Ad attendere l’esito dell’incontro fuori la Prefettura, situata nella caserma della Guardia di Finanza, circa 150 aquilani, che si sono dati appuntamento dopo la riunione di lunedì pomeriggio in Piazza Duomo.
«Abbiamo chiesto al Prefetto Iurato – continua Cialente – 3-4 mesi di tempo per la sospensione delle circolari Inps e Inail e si resa disponibile di trasmettere al Governo le nostre richieste Abbiamo sottolineato che le imprese attendono ormai da mesi e mesi di ricevere i soldi per il lavoro fatto».
«Il Governo – ha dichiarato il sindaco Cialente – ha comunicato di aver preso contatti con la Commissione Europea per concordare le modalita’ attraverso le quali le imprese interessate possano dimostrare il nesso di causalita’ tra il danno economico subito e il terremoto e, conseguentemente, la proporzionalita’, e dunque la legittimita’, dell’aiuto ricevuto».
Sereno e combattivo il sindaco del Capoluogo mantiene la mobilitazione in attesa di conoscere gli effetti delle circolari ed è pronto a dimostrare che gli aiuti ricevuti sono proporzionali alla tragedia del sisma.
«Lunedì – dice – ci sarà un incontro diretto con Fabrizio Barca, all’Aquila per l’inaugurazione dell’Agenzia delle entrate. Alle 14 Barca incontrerà il consiglio Comunale. Il nostro vero interlocutore – puntualizza – sarà il ministro Elsa Fornero e lunedì chiederò un incontro urgente».
Richiesti al Governo almeno 90 giorni per dimostrare i propri diritti, ma gli aquilani si preparano anche a una mobilitazione nazionale come sostenuto dall’onorevole Lolli.
«Andremo a Roma senza problemi – afferma concitato – le proteste servono. Il Governo prima era rassegnato a perdere, ora si organizza per resistere. Combatteremo una battaglia comune con Marche e Umbria perché c’è una comunicazione che dice che toccherà anche a loro restituire le tasse. Dobbiamo arrivare a indire una manifestazione nazionale».