Concorsone, esposto per fuga di… test

31 ottobre 2012 | 06:05
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Concorsone, esposto per fuga di… test

Dopo i ricorsi al Tar non poteva mancare il primo esposto in Procura sul discusso “concorsone”.

Questa volta non si tratta di concorso sì o no, ma piuttosto di una presunta fuga di notizie sui test di preselezione relativi alla ricostruzione che ha fatto imbufalire i concorrenti facendo balenare nella loro testa dubbi sulla segretezza e l’imparzialità delle prove stesse.

Insomma, i precari nel ricorso che sarà depositato stamane in Procura, riferiscono che alcuni dei quiz sulla ricostruzione con relative risposte sarebbero stati pubblicate su un sito prima ancora di essere inseriti nella banca dati del Formez dove peraltro le risposte (le domande sono già stata pubblicate)potranno essere visionate solo dieci giorni prima della selezione che si svolgerà dal 19 novembre in poi.

Il timore dei candidati è che qualcuno, magari candidato, possa trarre vantaggio da questo stato di cose avendo la possibilità di studiare prima e meglio rispetto agli altri candidati. Sarà la Procura a valutare se esistono profili di illegittimità, e valutare come e perché chi ha pubblicato i quiz fosse nella disponibilità degli stessi prima degli altri. In realtà proprio i test sulla ricostruzione sono stati confezionati in maniera specifica per il concorso aquilano mentre le altre tipologia, logica, comprensione e altro ricorrono anche in altri tipi di concorsi nazionali.

«Che sia stata pubblicata una domanda, due o tre non cambia – spiegano i precari – Vogliamo essere tutti sullo stesso piano, non possono esserci fughe di notizie e favoritismi. Chi ha pubblicato quei test a che titolo li aveva? Ancora: ha presentato la domanda di partecipazione al concorso, e infine, ha avuto rapporti lavorativi con il Formez».

Insomma la strada del concorsone sembra essere tutta in salita, anche se il governo e il ministro Barca non sembrano mostrare ripensamenti.

[A.Cal.]

PEZZOPANE: “MANCANO ADEGUATE GARANZIE DI TRASPARENZA”

La fuoriscita di una parte della documentazione ufficiale relativa al cosiddetto “concorsone”, perché tali sono i test che saranno oggetto della prova preselettiva, costituisce un fatto di inaudita gravità, alla luce del quale riteniamo francamente insufficienti le procedure finora adottate dal Formez, che le gestisce, a tutela della trasparenza e, dunque, della legalità stessa dell’intero sistema delle prove concorsuali.

Lo stesso Formez, che, ricordo, avrebbe dovuto garantire terzietà e trasparenza più e meglio degli enti locali, in un comunicato stampa, parla di “mela marcia” e annuncia un’inchiesta interna, alla luce della quale si riserva di fornire le opportune spiegazioni.

È di tutta evidenza che questa sbrigativa risposta, al pari delle altre, fumose giustificazioni che ha fornito anche successivamente, non può bastare a placare le ombre che si sono allungate su questo concorso. Una possibilità, forse l’ultima, alla quale guardano migliaia di giovani, non solo aquilani, oltre ai precari che, da anni, lavorano alla ricostruzione.

E chi ci dice che non ci siano altre mele marce o che questa mela marcia non abbia diffuso altre notizie riservate? In fondo questa è venuta fuori solo perché pubblicata su un organo di informazione on line.

Sottolineo che il quesito “tipo” reso pubblico, peraltro, non era uno dei migliaia che sono sul sito del Formez, esemplificativi rispetto alla tipologia dei test di concorso, ma era una delle domande specifiche sulla ricostruzione, elaborate solo ed esclusivamente in funzione di questo concorso e, pensate un po’, a tutela dei precari.

Il dubbio va estirpato alla radice. Chiedo al Formez pertanto di sostituire i test oggetto di pubblicazione sul sito ufficiale, di differire, alla luce di quanto accaduto, le date delle prove concorsuali e di prorogare, nel frattempo, i contratti a tempo determinato in scadenza per i ragazzi che lavorano alla ricostruzione e che, in buona fede, stanno studiando sodo, perché in ballo c’è il loro futuro.

Il Governo deve chiarire, inoltre, cosa pensa di questa inquietante fuga di notizie. Mi auguro non si accontenti della mera ricerca di “mele marce” annunciata dal Formez, ma che adotti provvedimenti adeguati a tutela della trasparenza, della legalità e del buon andamento del concorso. Sull’intera vicenda, infine, chiedo ai parlamentari e ai consiglieri regionali Pd di presentare delle interrogazioni.

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