
Esposto alla Procura della Repubblica depositato oggi per la fuga di…test, porta la firma di una ventina di precari che si sono sentiti penalizzati dall’anticipazione di un quiz con la griglia delle risposte in un sito internet prima che fosse pubblicato dalla banca dati.
La vicenda è stata vissuta con un certo imbarazzo anche da Formez PA che in una nota ha comunicato di aver avviato una indagine interna sulla questione. «In ogni caso Formez monitora e controlla sempre la segretezza assoluta delle procedure – si legge nella nota ufficiale – e ha già avviato una verifica interna su questo caso. Ai fini della prova si assicurerà l’esclusione delle bozze di lavoro interne, circolate impropriamente». Formez PA precisa che «il quesito era una bozza di lavoro interna, provvisoria, non diffusa da Formez PA. Esso apparteneva a un pacchetto di 100 bozze di lavoro utilizzate nelle verifiche preparatorie effettuate da Formez Pa».
La società ricorda che anche nei concorsi precedenti, organi di informazione hanno pubblicato “esempi”, o peggio banche dati o griglie di correzione diverse da quelli ufficiali, disorientando i candidati: per questo, sull’avviso pubblicato insieme alla banca dati dei test, Formez ha ribadito che la sola fonte attendibile è il proprio sito; la società raccomanda, quindi, di utilizzare quale unico strumento ufficiale, per la preparazione, i questi predisposti e pubblicati da Formez PA e a non dare credito a notizie difformi da quelle ufficiali di Formez Pa; Formez Pa diffida chiunque voglia proporre altri strumenti di preparazione per le prove concorsuali, riservandosi di agire nelle sedi opportune a tutela della trasparenza delle procedure del suo nome e degli stessi concorrenti.
La nota ricorda che tutte le risposte esatte ai quesiti della banca dati saranno disponibili per tutti i candidati a partire dal 9 novembre, sul sito www.formez.it e che i 70 quesiti della prova saranno estratti soltanto all’inizio di ogni sessione di prova.
Per alcuni ragazzi precari e per il sindacalista della Uil funziona pubblica, Fabio Frullo, «si è trattato di un fatto gravissimo. Tutti i ricorsi al Tar presentati – ha spiegato Frullo – saranno integrati con questo esposto. É stato violato il principio di segretezza delle procedure concorsuali ad evidenza pubblica. Come possiamo essere sicuri del fatto che chi ha pubblicato questo test non abbia potuto accedere anche agli altri quiz? A questo punto l’amministrazione comunale dovrebbe revocare il mandato conferito al Ripam».
A.Cal.