
Trenta rintocchi delle campane nel cimitero di San Giuliano di Puglia hanno aperto il ‘Giorno della Memoria‘ per ricordare tutte le vittime del terremoto del 31 ottobre 2002, tra le quali i 27 bambini e la maestra Carmela Ciniglio, morti nel crollo della scuola ‘Jovine’.
Questa mattina di buon’ora tante famiglie sono andate nel luogo sacro per pregare in silenzio davanti alle tombe dei piccoli, mentre dalle 11.32, orario della scossa sismica, le campane del cimitero hanno suonato per circa mezz’ora, con trenta rintocchi.
«Sono lieto che questo ricordo accade una volta assodata la verità processuale, giudiziaria» ha commentato a conclusione della cerimonia in cimitero l’ex Procuratore della Repubblica di Larino Nicola Magrone che ha preso parte al Giorno della Memoria. «Torno ogni anno a San Giuliano di Puglia non solo in questa occasione ma vengo tante volte, vengo spesso. Quella di oggi è una cerimonia ufficiale non meno importante della cerimonia che ciascuno di noi può fare andando a trovare come fatto personale i bambini come può, quando può – ha detto ancora il magistrato – Sulla cerimonia in sé ho visto molte autorità, alcuni che non ho mai visto in questi anni».
Magrone ha ricordato oggi la difficoltà di condurre da solo un processo con pochi mezzi a disposizione. «Che cos’era prima del processo questa vicenda, era una polveriera anche sociale che non si riesce ad immaginare – ha proseguito l’ex Procuratore di Larino – sono contento che almeno un punto fermo c’é. Il processo che ho condotto da solo fisicamente in aula ma anche come ufficio. L’abbiamo fatto come una sfida contro la nostra stessa impotenza strutturale ma adesso credo che basti. Ho visto oggi dei bambini sopravvissuti, sono grandi, sono giovani e ci sono loro e sono contento di questo».
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