Valle Peligna: linfedema secondario in aumento

31 ottobre 2012 | 17:32
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Valle Peligna: linfedema secondario in aumento

Operatori Asl sempre più preparati per contrastare il linfedema secondario, malattia in sensibile aumento, nella Valle Peligna, che colpisce soprattutto le donne, dai 30 anni in su, operate per tumore alla mammella.

Il linfedema secondario, così definito per distinguerlo da altri tipi della stessa patologia, interessa i vasi linfatici e colpisce braccia e gambe con aumento di dimensioni dell’arto dovuto a un accumulo e ristagno di liquidi; la malattia è una conseguenza degli interventi chirurgici per l’asportazione di tumori.

Il servizio riabilitazione di Sulmona, diretto dalla dottoressa Agata Arquilla, punta da anni sulla formazione professionale del proprio personale per migliorare una terapia basata su tecniche altamente specialistiche che richiedono un costante e meticoloso aggiornamento degli operatori sanitari. Si tratta di fisioterapisti altamente qualificati che hanno seguito a loro volta, lunghi corsi di specializzazione in sedi didattiche di prestigio come quelle di Bologna.

La prima tranche del corso formativo sul personale, curato dalla stessa Arquilla, si terrà a Sulmona, il 9 (dalle ore 13.00 alle 19) e il 10 novembre prossimi (8.00-13.30 e 14.30- 19), nella sede di riabilitazione di Sulmona della Asl, in via Gorizia; sarà indirizzato a 30 operatori, tra medici chirurghi (per la medicina fisica e la riabilitazione) e fisioterapisti, tenuto da docenti della stessa Asl. Un’ulteriore sessione didattica è fissata il 23 e il 24 Novembre, nella stessa sede.

A Sulmona si rivolgono anche utenti da comprensori diversi da quello della Asl numero 1, come l’area di Chieti e quella di Teramo, in particolare Roseto. Arrivi che danno luogo alla mobilità attiva, cioè a un introito di risorse, a favore della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, da reinvestire nel miglioramento dei servizi.

Attualmente, alla riabilitazione Asl, sono in trattamento 105 pazienti, di cui 90 di sesso femminile. L’incidenza sulle femmine si spiega con l’aumento delle neoplasie al seno. Il sesso femminile viene colpito dalla malattia dai 30 anni in su mentre, per i maschi, la soglia anagrafica è più alta: dai 53.

Il servizio di riabilitazione di Sulmona, nella sua complessiva attività, comprensiva quindi di fisioterapia e riabilitazione, nel 2011 ha assicurato 46.000 prestazioni, con un forte aumento rispetto agli anni precedenti.

«Il servizio – spiega la dottoressa Arquilla – cura molto la qualità e il bagaglio professionale degli operatori poiché la somministrazione della terapia richiede una notevole preparazione del personale. E’ per questo che abbiamo organizzato questo ulteriore corso di 4 giorni, articolati in due sessioni distinte».