
«Non so nulla, adesso manderò i miei a controllare». È la telegrafica risposta del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, in merito alla somministrazione di cibo, a studenti del neonato polo umanistico, da parte dei cittadini che occupano abusivamente l’asilo inagibile di via Duca degli Abruzzi.
È invece al corrente della pratica il consigliere di minoranza Luigi D’Eramo, in passato autore di più ordini del giorno che chiedevano un netto intervento per lo sgombero della struttura di proprietà del Comune dell’Aquila.
«Non posso tollerare – dice – uno stato di illegalità che mette in ridicolo l’istituzione Comune. Porteremo in consiglio comunale un’altra risoluzione su questa storia. In passato si è anche parlato di somministrazione di alcolici».
D’Eramo, non entrando nel merito della produzione e della qualità artistica delle iniziative promosse dagli attori asilo occupato, ironizza sul non intervento del sindaco che dà vita a una «repubblica delle banane».
«Lì – aggiunge – c’è un reato che si consuma ogni giorno e occorrerebbe la forza pubblica per ripristinare un principio di legalità. È ancor più grave la disparità di trattamento che si crea rispetto a chi, per aprire un’attività, ha dei vincoli e si preoccupa di richiedere tutte le autorizzazioni».
«Gli occupanti hanno la copertura politica del sindaco – tuona – e la cosa costituisce un’aggravante. Dentro l’asilo occupato sono presenti delle realtà politiche in veri e propri comitati». a.l.
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