Pezzopane: ‘Da Aquilana voto Bersani’

4 novembre 2012 | 11:57
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Pezzopane: ‘Da Aquilana voto Bersani’

Ci sono molte ragioni per cui ho deciso di stare con Bersani e di votarlo alle primarie del centro sinistra. Alcune di queste ragioni sono molto simili a quelle per cui in tanti in Italia lo stanno sostenendo. Infatti in Pierluigi Bersani confido per creare un’alleanza in cui la sinistra non scompaia e si pongano le basi non solo per un Governo di cambiamento. C’è comunque una ragione più esclusiva, più unica che per me è la più importante.

Voglio infatti parlare da aquilana e, se mi è consentito, parlare con il cuore, se la parola cuore si può ancora usare quando si parla di politica, di primarie e di elezioni nei tempi di Lusi, Formigoni, della Minetti, di Fiorito, del Trota ecc.

Dopo il terremoto dell’Aquila, non solo è cambiata la mia vita, ma per me e per tanti altri come me è cambiato l’approccio con la politica. Sarà perché ho conosciuto l’estremo avanzare del cinismo berlusconiano, l’ingiustizia della gran parte del mondo dell’informazione, il mondo dell’affarismo della mafia e della camorra avvicinarsi alla mia città per lucrare sulle macerie e sul post terremoto, ma ho conosciuto anche l’indifferenza e l’incomprensione di tanti esponenti politici del centro sinistra.

I primi mesi del post terremoto li abbiamo vissuti io, che allora ero presidente della Provincia, e il sindaco Massimo Cialente nel più assoluto isolamento, con qualche apparizione di qualche dirigente nazionale e la sola straordinaria presenza amichevole e solidale di numerosi amministratori.

Qui a L’Aquila stava succedendo di tutto. Berlusconi con le sue 25 visite, il G8, Bertolaso con la sua Grandi Rischi, Ministri e Sottosegretari che scorrazzavano a raccontare che a L’Aquila stava avvenendo il miracolo. Mentre accadevano queste cose la gran parte del centro sinistra e i suoi leader erano inebetiti e distanti anni luce dalla vicenda aquilana. L’elezione di Bersani, segretario del Pd, cambiò finalmente le carte in tavola. Bersani non è stato solo il segretario del Pd per noi aquilani, lui è stato al nostro fianco da subito, sostenendoci in tutte le nostre battaglie come quella per la sospensione delle tasse e per equi provvedimenti e ancora oggi, quando anche con questo Governo sorgono problemi, sappiamo di averlo affianco.

È stato qui numerose volte, anche in momenti difficili e di tensione, come quando accompagnato da oltre cento parlamentari ha visitato il Centro Storico dell’Aquila e ha deciso insieme ai capigruppo di Camera e Senato di portare qua oltre 20 milioni di euro delle leggi mancia per farci realizzare quelle cose che il Governo Berlusconi non ci consentiva di fare.

Ricostruire le scuole (oltre 6 milioni, legge mancia deputati Pd), costruire tre parchi urbani come Murata Gigotti, Parco del Sole e Piazza d’Armi (circa 5 milioni di euro, legge mancia senatori Pd), l’aquisizione del sito industriale ex Finmek (oltre 9 milioni di euro, legge mancia deputati Pd).

Era dovuto? No, non era dovuto. È stato il gesto politico condiviso con i capigruppo di Camera, Dario Franceschini e Senato, Anna Finicchiaro, per dare risposte concrete ad una popolazione inerme e alla nostra Amministrazione comunale, chiusa in una morsa da un Governo di faccendieri e da una Regione matrigna.

Bersani si è dimostrato non solo un leader politico di qualità, ma anche un uomo sensibile, concreto e con una sua dote di umanità che in questi tempi oscuri ridanno credibilità e prestigio alla politica. Sono tanti gli amministratori comunali provinciali e regionali delcentro sinistra che ci sono stati davvero vicini in questa tragica esperienza iniziata il 6 aprile e ancora attuale purtroppo. Affianco a noi fin dal 6 aprile con gesti concreti e con una carica di grande e umana solidarietà, ci sono stati Vasco Errani, Nicola Zingaretti, Mariarita Lorenzetti, Mercedes Bresso, Lorenzo Dellai ed altri ancora anche del centro destra.

Il sindaco di Firenze Renzi non è mai venuto all’Aquila e sarebbe abbastanza stravagante se venisse ora, magari a chiedere agli aquilani di votarlo alle primarie. Sarebbe stato importante dimostrare nei momenti difficili della vita di questa città una visinanza agli aquilani così come hanno fatto con gesti concreti, affetto e vicinanza tanti amministratori. Non so perché il sindaco di Firenze non abbia ritenuto importante occuparsi della vicenda aquilana. Ci è molto più facile votare e sostenere chi abbiamo conosciuto nei momenti difficili e chi ha saputo difenderci e sostenerci in dure battaglie contro il Governo Berlusconi e per ottenere risultati dall’ attuale Governo Monti.