Ospedale di Tagliacozzo, i cittadini: la Regione rispetti il Tar

di Marianna Gianforte
Niente adeguamento tecnologico, un centralino per niente efficiente, pronto soccorso senza guardia giurata. Sono queste e altre le cose che non vanno all’ospedale di Tagliacozzo, più precisamente al Pronto soccorso: quello che Regione e Asl intendevano smantellare trasformandolo in presidio territoriale salvo poi ricevere lo stop dal Tar Abruzzo.
Dopo il pronunciamento con cui a maggio i giudici del tribunale amministrativo hanno deciso che il Pronto soccorso dell’ospedale di Tagliacozzo deve continuare a funzionare, infatti, non è cambiato granché, e i cittadini del Comitato pro-ospedale sono tornati a far sentire la loro voce contro Regione e Asl inadempienti.
Si sono ritrovati davanti al presidio ospedaliero per chiedere al presidente della giunta Gianni Chiodi e al manager della Asl Giancarlo Silveri di rispettare le decisioni del Tar, esigendo il potenziamento dei servizi di pronto soccorso, l’adeguamento tecnologico, l’installazione di un centralino telefonico, e personale di guardia nelle ore notturne. Infine è stato chiesto di sostituire un autista dell’ambulanza che è andato in pensione nelle scorse settimane.
Non solo: i legali del comitato stanno predisponendo un ricorso al Tar contro l’immobilismo delle istituzioni, in sostanza per non aver potenziato con le necessarie tecnologie i servizi di Pronto soccorso, Servizio Analisi e Radiologia.
A fare il punto della situazione è Rita Tabacco, portavoce del comitato pro-ospedale di Tagliacozzo.
«Il nostro Pronto soccorso da presidio ospedaliero sarebbe dovuto diventare presidio territoriale perdendo il Pronto soccorso», e restare attivo solo di giorno, diventando di fatto un punto di primo soccorso. «Con ordinanza del 23 maggio 2012 il Tar ha accettato il ricorso del Comitato a difesa dell’ospedale» aggiunge Tabacco «ordinanza con cui si chiedeva che l’atto aziendale firmato da Silveri venisse bloccato». Il Tar, nel documento, fa riferimento al [i]diritto di tutela della salute[/i] sancito dalla Costituzione.
Il Comitato si è ribellato alla decisione della Regione facendo subito ricorso [i]auto-tassandosi[/i] e affidandosi agli avvocati Paolo Novella (foro di Avezzano), Simone Dal Pozzo (foro di Chieti) e Livia Ranucci (foro di Roma).
«Il Tar ha accettato quanto richiesto dal Comitato e ha statuito che il Pronto soccorso debba funzionare 24 al giorno con il laboratorio Analisi e Radiologia, mantenendo l’organigramma previsto con in funzione i posto letto di osservazione, come già aveva stabilito il tribunale in una precedente ordinanza», continua Tabacco. Tutto questo «in attesa che la Corte costituzionale si pronunci sull’ospedale di Pescina e Tagliacozzo. Ma Chiodi pure a fronte di questo giusto riconoscimento ha fatto appello al Consiglio di Stato – racconta Tabacco – il quale il 31 agosto scorso ha riaffermato quanto detto dal Tar e dando ragione ancora una volta al Comitato».
Una doppia vittoria per i cittadini, che ora non vogliono vedere il Pronto soccorso di Tagliacozzo ancora abbandonato a se stesso. «Chiediamo l’apertura del Pronto soccorso con il servizio Analisi e Radiologia – tuona Tabacco – poi che il presidio venga adeguato tecnologicamente e che la struttura sia potenziata con specialisti e posti letto di osservazione breve, come accade già a Castel di Sangro. Vogliamo, poi, il potenziamento della sicurezza con una guardia giurata notturna, un centralino efficiente e un autista per l’ambulanza».
Siamo stati costretti a preparare un altro giudizio di ottemperanza che sarà presentato a giorni al Tar, con il quale si chiede ai giudici che facciano leva affinché la Asl e la Regione diano concreta attuazione a tutto quanto richiesto perché l’ospedale di Tagliacozzo mantenga le sue caratteristiche di presidio ospedaliero».
All’assemblea hanno partecipato, oltre a una settantina di cittadini, i rappresentanti delle frazioni, quelli del gruppo Anziani, i commercianti, il gruppo Padre Pio e il Comitato pro-ospedale di Tagliacozzo, anche l’ex sindaco Giampiero Pendenza e il consigliere Alfonso Gargano. «Il comitato sta monitorando la situazione momento per momento, sottolinea Tabacco, che ricorda anche che «in attesa del giudizio di ottemperanza il comitato ha diffidato il manager e la Als dallo spostare medici e mezzi dal presidio di Tagliacozzo, in particolare dal servizio Analisi».