
di Alessia Lombardo
Potrebbe Massimo Mascioletti togliere L’Aquila Rugby dall’[i]empasse[/i] tecnica e di risultati degli ultimi anni? La domanda se la sono posta in molti dato che, nei giorni scorsi, sui vari organi di informazione è stato fatto il nome di Supermas come eventuale ancora di salvezza del club neroverde.
Una leggenda ovale, sì scudettata e ricca di storia, ma senza bacchetta magica. Di concreto, per ora, oltre alle dichiarazioni del patron Romano Marinelli, “fuori porta” fino all’11 novembre, ci sarebbe una telefonata formale di un dirigente all’ex ct dell’Aquila Rugby e della Nazionale italiana, uscito in punta di piedi due estati fa dal club perché «non condividevo delle cose».
Rompendo un lungo silenzio l’ex ala classe ‘58 ha detto la propria. «Mi ha chiamato un dirigente dell’Aquila Rugby – ha detto – e attendo una telefonata per incontrare il presidente Marinelli. Quando parlo dell’Aquila Rugby non divido le due società (Polisportiva L’Aquila Rugby ndc)».
Non si è fatto attendere il “Mascioletti pensiero”, una soluzione per «lavorare per e non contro». «Occorrerebbe – ha spiegato determinato – un progetto tecnico-sportivo di alto livello con i contenuti giusti per far crescere la squadra e la società. I contenuti appropriati dipendono dalle persone giuste che hanno come principio la crescita di ragazzi, bambini, giocatori».
«È importante – ha aggiunto – seguire l’evoluzione per far diventare una squadra con una mentalità vincente occorre formare il giocatore non a 20 anni, ma prima».
Persino i neofiti della palla ovale, risultati alla mano e numeri (dei ragazzi) del settore giovanile neroverde, credono urga una svolta. Dalla crescita dei giocatori ai risultati positivi della prima squadra tutto nel rispetto delle “competenze”.
«Quando la squadra è in difficoltà – ha precisato Supermas – non pontifico né faccio giudizi esterni. Se sono chiamato in causa rispondo in modo chiaro».
Qualora Mascioletti dovesse incontrare il vertice del club le richieste sembrerebbero chiare: progetto tecnico-sportivo, possibilità di lavorare in modo sereno e unità delle società (L’Aquila Rugby e Polisportiva L’Aquila Rugby).
La domanda è legittima: gli verranno accordate tutte le richieste?
Qualora non lo fossero l’interessamento a un’eventuale consulenza tecnica potrebbe essere solo un fuoco di paglia?
L’11 è vicino e Marinelli, forse orientato al repulisti dopo le cinque sconfitte in campionato e gli attacchi a sua insaputa da parte della società alla stampa, potrà fugare ogni dubbio.