Costruire in legno: la frontiera della sostenibilità

7 novembre 2012 | 16:59
Share0
Costruire in legno: la frontiera della sostenibilità

L’evento si terrà presso il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo ed è promosso da Geim con il supporto di Agorà.

L’obiettivo dell’incontro sarà approfondire il concetto che a oggi gli edifici multipiano in non sono più un tabù. È questo il materiale del presente e del futuro. Velocità di realizzazione, sostenibilità, economicità, comfort abitativo, strutture antisismiche e in classe A: questi i vantaggi dell’utilizzo del legno nelle costruzioni.

Le [i]wooden structures[/i] sono il nuovo, ma consolidato, modo di costruire in Europa e anche in Italia.

Esempi emblematici l’Auditorium dell’Aquila e il nuovo complesso residenziale Alexander Residence di Roccaraso: due strutture realizzate nella provincia aquilana con uguali caratteristiche climatiche – come ad esempio la presenza di carichi di neve – e in un contesto territoriale ad elevato rischio sismico.

Il primo, situato nel centro storico della città, ha dato la possibilità di applicare in una sola opera molte tecnologie realizzate per l’utilizzo del legno come materiale nelle costruzioni facendolo diventare contemporaneamente struttura, materiale acustico e rivestimento. Il secondo risulta essere il primo edificio residenziale in Italia per numero di piani con una struttura innovativa, di elevatissima qualità e con un alto livello di servizi in grado di ridurre il fabbisogno di energia annuale.

La realizzazione di questi due complessi rappresenta un esempio costruttivo in grado di concretizzare l’idea che l’uso del legno nelle strutture multipiano non è più materia di sperimentazione ma concreta realtà. Questo anche perché gli edifici in legno meglio rispettano le esigenze socio-economiche degli ultimi anni sia per qualità ecologica in rapporto alle emissioni di CO2 che per qualità di tempi e costi.

Già da diversi anni, infatti, le limitazioni per costruire con il legno – come altezza e numero di piani degli edifici – sono diventate meno rigide in Italia così come in Europa. Numerose sono le opere realizzate negli ultimi tempi: [i]The Stadthaus Murray Grove[/i], torre di 9 piani con 29 appartamenti progettato dalla studio [i]Waugh Thistleton Architets [/i]è solo uno dei tanti casi. Non sono da meno Svezia e Germania. In quest’ultima [i]Mohr+Winterer[/i] ha realizzato alloggi con altezza di 7 piani con pareti e solai in cemento armato e copertura in legno mentre in Svezia, grazie anche al programma [i]City of Wood[/i] – per sostenere e incoraggiare economicamente la realizzazione di complessi residenziali in legno – sono stati ideati da [i]Arkitektbolaget [/i]complessi abitativi in legno alti 8 piani. In Italia altri esempi sono riscontrabili nel progetto di edilizia sociale di Casa S.p.A a Firenze o ancora nel progetto [i]Social Main Street[/i] (un grattacielo in legno) a Milano.

L’incontro di domani vuole attualizzare e concretizzare una ormai consolidata esigenza, nata all’interno dei contesti urbani, di costruire sostenibile. E il legno è il materiale più appropriato. Grazie alla sua versatilità, inoltre, riesce ad adattarsi in maniera ottimale a qualsiasi struttura, che sia essa un complesso residenziale di lusso, un’opera pubblica o addirittura interi quartieri. Ma questo è solo l’inizio. A Napoli il 22 novembre, presso l’Auditorium torre C3 della Regione Campania, il secondo appuntamento.

[url”Torna alla Home Eventi”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=205[/url]