Pietre pregiate rintracciabili con il Gps

7 novembre 2012 | 15:47
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Pietre pregiate rintracciabili con il Gps

Il sistema è simile a quello del supermercato: ogni “pacco” contenente del materiale lapideo di pregio avrà un proprio codice a barre che sarà letto da una penna ottica, sarà portato in un sito di stoccaggio. Quando l’immobile dovrà essere ricostruito sarà così possibile trovare il materiale lapideo riportarlo nel luogo di origine.

L’ente attuatore Ingegner Giuseppe Romano ha messo a punto un software che consente fra le altre cose la catalogazione e la tracciabilità di tutto il materiale lapideo consentendo di non perdere la memoria dei borghi colpiti dal sisma e di ricostruirli in maniera filologica.

Comune pilota per la sperimentazione del “brevetto” tutto aquilano sarà Villa Sant’Angelo, poi toccherà al Comune dell’Aquila e a tutte le amministrazioni del cratere che vorranno avvalersi di questa modalità.

Il sindaco di Villa Sant’Angelo Pierluigi Biondi ha spiegato che si è trattato di un lavoro molto faticoso che ora sarà esportato come la normativa sulle macerie anche in Emilia Romagna.

«Il materiale viene trasferito al sicuro e sarà sempre rintracciabile – ha aggiunto – grazie al Gps».

Il software disponibile in rete darà in tempo reale anche altre informazioni preziose come il numero di cantieri aperti nel cratere, l’ammontare di macerie pubbliche e private, le ditte coinvolte nei trasporti e le quantità di macerie trasportate.

A fruire di questo strumento informatico sarà soprattutto la soprintendenza che è da tre anni in prima fila nella selezione dei materiali pregiati.

«Per ogni pallet (pacco) contenente elementi lapidei o di pregio derivanti da demolizioni – ha spiegato il soggetto attuatore, ingegnere Giuseppe Romano – c’è una scheda dettagliata. La placca elettronica applicata sul pacco consentirà di ricollegare la pietra al suo punto di origine. La filosofia è quella della massima trasparenza. In linea ci saranno i comuni su cui lavoriamo, il numero di reperti e il tipo. Tutto su internet. C’è la mappa dei cantieri che operano sul cratere, solo all’Aquila sono 1.500. Le macerie pubbliche ora sono in calo, le private stanno crescendo. A ottobre c’è stato il superamento delle macerie private sulle macerie pubblich»e.

L’architetto Antonio Di Stefano della soprintendenza plaudendo al grande risultato raggiunto ha lamentato il fatto che il personale del ministero pur avendo lavorato sempre dopo il sisma non ha mai avuto riconoscimenti o contributi straordinari.

L’assessore Roberto Riga ha ipotizzato che il materiale lapideo possa essere trasferito nel deposito della ex Sercom, anche se non si tratta dell’unica alternativa. Finora sono state compilate 64 schede per la città dell’Aquila e circa 400 per il comune di Villa Sant’Angelo.

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a.cal.