Rubavano slot-machines, sgominata banda

7 novembre 2012 | 09:47
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Rubavano slot-machines, sgominata banda

Sgominata dalla squadra mobile dell’Aquila una banda di cittadini di origine romena dediti ai furti di slot-machines nei bar e di ingenti quantitativi di rame. Sei le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del tribunale del capoluogo.

Il gruppo composto da 5 uomini e una donna si sarebbe reso responsabile di svariati furti in alcuni bar della provincia aquilana – dai quali sono state asportate complessivamente 6 macchinette da gioco contenenti denaro per un ammontare di circa 50.000 mila euro – furti di cavi industriali di rame per un quantitativo di circa 6 tonnellate; ricettazione di autovetture e furgoni rubati per la commissione di reati; resistenza a Pubblico Ufficiale; furti di telefonini, attrezzi e chiavi da lavoro, utensili elettrici; possesso di arnesi atti allo scasso.

I fatti sono accaduti nella provincia aquilana tra giugno ed agosto scorsi. Gli uomini finiti in manette sono tre, mentre per gli altri tre, tra cui la donna, è stata allertata l’Interpol.

I dettagli dell’operazione, denominata “Las Vegas”, sono stati illustrati questa mattina dal dirigente della Squadra mobile della Questura dell’Aquila, Maurilio Grasso.

A finire in manette D.I. di 27 anni, S.S. di 37 anni, e M.M. di 34 anni. Il reato ipotizzato dai pm Stefano Gallo ed Antonietta Picardi è quello di associazione per delinquere finalizzata al furto e ricettazione.

Sarebbero almeno cinque i furti in bar messi a segno dalla gang per un totale di 10 slot machine saccheggiate per una somma stimata di circa 50 mila euro. Altre indagini sono in corso per verificare se la banda sia responsabiloe di altri dieci furti compiuti con la stessa tecnica.

«Il [i]modus operandi[/i] adottato – ha spiegato Grasso – era caratterizzato dalla velocità di esecuzione da professionisti. In pochi minuti caricavano la slot e riuscivano a portarla via».

«Altro settore in cui la banda era specializzata – ha aggiunto – è quello del furto del rame, su cui è stato creato un osservatorio nazionale. La sezione reati contro il patrimonio ha recuperato 6 tonnellate di materiale rubato, principalmente a una ditta impegnata nella ricostruzione post-terremoto, per un valore di circa 180 mila euro. Hanno rubato anche tre furgoni e un’autovettura da utilizzare per questi reati, e sono stati denunciati anche per il possesso di arnesi atti allo scasso».

L’operazione si ricollega all’arresto in flagranza di reato di due cittadini romeni avvenuti in estate, al termine di un lungo e rocambolesco inseguimento terminato con un incidente stradale che aveva causato tra l’altro il grave ferimento di una donna che non era riuscita ad evitare il furgone lanciato a folle velocità dai due ladri che avevano appena rubato un quintale di rame.

Il dirigente della Mobile, Maurilio Grasso ha detto che anche in questo caso sono state utili le intercettazioni telefoniche. «Dalle stesse è emerso anche che uno di loro, dopo l’ennesimo controllo, avrebbe voluto minacciare i poliziotti, annunciando loro che sarebbero stati gli obiettivi di una serie di furti in casa».

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