
Un uomo di 58 anni è stato bloccato e denunciato dal personale del Corpo Forestale dello Stato per aver effettuato «attività di caccia vietata in aree protette, con l’ausilio di un fucile calibro 12 e di due cani». L’uomo, cui è stata sequestrata l’arma, rischia «fino a sei mesi di arresto e un ammenda di 2.000 euro».
Il personale dell’ufficio territoriale per la biodiversità dell’Aquila del Corpo Forestale dello Stato, che gestisce la foresta demaniale regionale “Acquazzese” per conto della Regione Abruzzo, quando ha individuato il 58enne era impegnato in attività di controllo.
Il territorio della foresta demaniale, esteso 435 ettari da 1.320 metri di quota alla cresta del monte Ocre, è interamente compreso in quello del parco naturale regionale Sirente-Velino e in due aree della rete europea Natura.
Tra le attività svolte dal corpo forestale c’è anche la sistemazione di un sentiero-natura per l’escursionismo naturalistico e il monitoraggio della flora e della fauna, ed è proprio sul sentiero-natura che il vice questore aggiunto forestale Bruno Petriccione, biologo, ha bloccato l’uomo, che secondo la Forestale era a caccia di coturnici, una delle specie più rare e minacciate della foresta demaniale e di tutto il parco regionale del Sirente-Velino.
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