Fiom-Cgil e Micron, quale sorte per Avezzano?

10 novembre 2012 | 11:32
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Fiom-Cgil e Micron, quale sorte per Avezzano?

Attraverso un comunicato stampa la Fiom-Cgil della Provincia di L’Aquila rende noto quanto segue:

«Stando a quanto riportato da alcuni siti specializzati in notizie sul mondo dei

semiconduttori, Farshid Sabet, vice presidente e direttore generale della divisione

mobile di Aptina avrebbe dichiarato, l’8 novembre 2012, che Aptina si rifornirà di

sensori d’immagine su supporti a 12 pollici (300mm) prodotti da Fab Micron.

(http://www.digitimes.com/news/a20121107PD218.html

http://image-sensors-world.blogspot.it/2012/11/aptina-to-use-microns-12-inch-fab.html)»

«Se questa è la volontà di Aptina – si legge -, la Fiom-Cgil della provincia di L’Aquila ha ben

capito, sin dall’inizio, le intenzioni della Micron: se quanto riportato dai siti

specializzati infatti venisse confermato, avremmo la dimostrazione della volontà

200mm, abbandonando così lo stabilimento di Avezzano. La Fiom-Cgil, dopo aver più volte denunciato una sottovalutazione generale delle

dichiarazioni fatte dal dottor Sergio Galbiati il 26 luglio 2012 a Monza, ritiene

opportuna una immediata presa di posizione da parte delle istituzioni e ribadisce la

necessità di avviare immediatamente un confronto con Micron per capire le sorti dei

1624 lavoratori di Avezzano».

«È opportuno partire dalla proposta della Fiom-Cgil largamente condivisa dai

lavoratori Micron di Avezzano, proposta che sintetizziamo:

 svincolarsi immediatamente da una mono-produzione e mono-committenza,

diventando una Foundry propriamente detta;

 facilitare la costituzione di un consorzio tra più soggetti industriali che possano

utilizzare l’attuale sito Marsicano come Foundry;

 individuare immediatamente nuovi soggetti industriali che abbiano la possibilità di

effettuare investimenti in modo da consentire una produzione di componenti su

supporto a 200mm da collocare su diversi mercati: automotive, salute, home

automation, sicurezza, wireless e LED;

 completare, attraverso l’allestimento del reparto CFA, l’attuale processo

produttivo dei sensori d’immagine;

 prevedere la realizzazione di un laboratorio di ricerca e sviluppo e relativa

minilinea».

«La Fiom-Cgil – conclude così il comunicato – è mobilitata al fine di portare avanti tali proposte che, unitamente a

quelle su una nuova organizzazione del lavoro, sono le uniche in grado di consentire

la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali».

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