
Attraverso un comunicato stampa la Fiom-Cgil della Provincia di L’Aquila rende noto quanto segue:
«Stando a quanto riportato da alcuni siti specializzati in notizie sul mondo dei
semiconduttori, Farshid Sabet, vice presidente e direttore generale della divisione
mobile di Aptina avrebbe dichiarato, l’8 novembre 2012, che Aptina si rifornirà di
sensori d’immagine su supporti a 12 pollici (300mm) prodotti da Fab Micron.
(http://www.digitimes.com/news/a20121107PD218.html
http://image-sensors-world.blogspot.it/2012/11/aptina-to-use-microns-12-inch-fab.html)»
«Se questa è la volontà di Aptina – si legge -, la Fiom-Cgil della provincia di L’Aquila ha ben
capito, sin dall’inizio, le intenzioni della Micron: se quanto riportato dai siti
specializzati infatti venisse confermato, avremmo la dimostrazione della volontà
200mm, abbandonando così lo stabilimento di Avezzano. La Fiom-Cgil, dopo aver più volte denunciato una sottovalutazione generale delle
dichiarazioni fatte dal dottor Sergio Galbiati il 26 luglio 2012 a Monza, ritiene
opportuna una immediata presa di posizione da parte delle istituzioni e ribadisce la
necessità di avviare immediatamente un confronto con Micron per capire le sorti dei
1624 lavoratori di Avezzano».
«È opportuno partire dalla proposta della Fiom-Cgil largamente condivisa dai
lavoratori Micron di Avezzano, proposta che sintetizziamo:
svincolarsi immediatamente da una mono-produzione e mono-committenza,
diventando una Foundry propriamente detta;
facilitare la costituzione di un consorzio tra più soggetti industriali che possano
utilizzare l’attuale sito Marsicano come Foundry;
individuare immediatamente nuovi soggetti industriali che abbiano la possibilità di
effettuare investimenti in modo da consentire una produzione di componenti su
supporto a 200mm da collocare su diversi mercati: automotive, salute, home
automation, sicurezza, wireless e LED;
completare, attraverso l’allestimento del reparto CFA, l’attuale processo
produttivo dei sensori d’immagine;
prevedere la realizzazione di un laboratorio di ricerca e sviluppo e relativa
minilinea».
«La Fiom-Cgil – conclude così il comunicato – è mobilitata al fine di portare avanti tali proposte che, unitamente a
quelle su una nuova organizzazione del lavoro, sono le uniche in grado di consentire
la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali».
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